Kuala Lumpur (Malesia), 24 mar. (LaPresse/AP) – Il volo MH370 si è inabissato nell’Oceano indiano meridionale, causando la morte di tutte le 239 persone a bordo. È quanto annunciato dal premier della Malesia, Najib Razak, in una conferenza stampa di aggiornamento sugli ultimi sviluppi delle ricerche del Boeing 777 di Malaysia Airlines, scomparso l’8 marzo dopo essere partito da Kuala Lumpur alla volta di Pechino. Citando nuovi elementi forniti dai dati satellitari, ha spiegato che “è stata fatta nuova luce sulle immagini degli oggetti” ritrovati nel corso delle perlustrazioni dell’Oceano. Secondo i calcoli degli esperti, che ha definito innovativi e “mai fatti in precedenza in indagini come questa”, l’aereo “si è rivolto verso la parte meridionale dell’Oceano indiano” e vi “ha finito il proprio volo”. Il premier malese ha definito l’area dove il Boeing 777 è precipitato in acqua come “molto remota, lontana dalla vista dalla terraferma”. I familiari dei passeggeri dell’aereo, ha precisato, poco prima della conferenza sono stati aggiornati dalla compagnia Malaysia Airlines sul destino del volo e sulla morte dei loro cari. Affermando di parlare con “profonda tristezza e profondo dispiacere”, Razak ha annunciato per domani una nuova conferenza stampa.