Parigi (Francia), 18 mar. (LaPresse/AP) – Sessanta attivisti di Greenpeace sono stati arrestati in Francia per aver occupato la centrale nucleare di Fessenheim, vicino ai confini di Germania e Svizzera. Lo ha fatto sapere Cyrille Cormier di Greenpeace France, spiegando che i manifestanti provenienti da 14 Paesi erano saliti sul tetto della struttura e sono stati portati in stazioni di polizia, dove saranno interrogati. Un portavoce del ministero degli Esteri francese, Pierre-Henry Brandet, ha riferito che gli agenti hanno usato elicotteri per raggiungere gli attivisti. La polizia aveva circondato l’impianto con 200 agenti, mentre due velivoli sorvolavano la zona. Gli attivisti avevano esposto vicino a uno dei reattori uno striscione con la scritta: ‘Stop con la messa a rischio dell’Europa’. Dopo che i poliziotti lo hanno tolto, un secondo gruppo di attivisti ne ha srotolato un altro a bordo di motoscafi sul Reno. “Vogliamo dimostrare che perfino se togliete uno striscione, il problema non scomparirà”, ha spiegato Cormier.
In un comunicato, Greenpeace Francia afferma che gli attivisti hanno agito “per denunciare i rischi per l’Europa derivanti dalla capacità atomica francese” e per promuovere la transizione ad altre forme di energia. Un mese fa l’organizzazione ha scaricato un carico di carbone davanti al palazzo presidenziale a Parigi, poche ore prime della visita della cancelliera tedesca Angela Merkel. L’ong chiede ai Paesi europei di impegnarsi a produrre il 45% di energia da fonti rinnovabili entro il 2030. La centrale di Fessenheim, la più vecchia della Francia, è divenuta fulcro delle campagne contro il nucleare dal momento che molti sostengono che l’impianto non sia sicuro e avrebbe dovuto essere chiuso tempo fa. L’agenzia francese per la sicurezza nucleare Asn ha dichiarato che l’intrusione “non ha avuto alcun impatto sulla sicurezza della struttura”, mentre la compagnia Eletricité de France (Edf), che gestisce l’impianto, ha dichiarato che gli attivisti non sono riusciti a entrare in alcun edificio della centrale, sebbene le foto diffuse da Greenpeace ne mostrino alcuni su un tetto.