Aereo disperso, in Malesia investigatori francesi di volo Rio-Parigi

Kuala Lumpur (Malesia), 17 mar. (LaPresse/AP) – E’ sempre più fitto il mistero sul volo scomparso tra Kuala Lumpur e Pechino. Ora è arrivato in Malesia anche un team di esperti francesi, quelli che per due anni cercarono il relitto del volo Air France 447 Rio-Parigi, precipitato nell’oceano Atlantico nel 2009 dopo il decollo dal Brasile. Ma “è una situazione molto diversa dal caso Air France, molto più difficile”, ha chiarito subito Jean Paul Troadec, consigliere speciale dell’aviazione francese. Nell’Atlantico infatti gli investigatori poterono capire la localizzazione approssimativa del relitto anche dalla durata dalle comunicazioni radio, mentre nel caso malese le apparecchiature sono state spente di proposito.

I sospetti per quella che ormai con tutta evidenza appare una azione di dirottamento cadono in particolare sul comandante e sul primo ufficiale. La Malaysia Airlines ritiene che sia stato proprio il co-pilota a pronunciare l’ultimo messaggio “Tutto bene, buona notte” parlando con i controllori di terra. Una frase pronunciata quando uno dei sistemi di comunicazione del velivolo era già stato spento.

Sabato la polizia malese ha sequestrato un simulatore di volo dalla casa del pilota e ha perquisito l’abitazione del primo ufficiale.

Intanto l’Australia ha assunto il comando delle ricerche nell’Oceano Indiano meridionale. Al momento sono 26 i Paesi coinvolti nelle ricerche, che sono state estese ulteriormente e ora comprendono possibili rotte a nord e a sud dell’ultimo punto in cui è stato localizzato, che vanno dal Kazakistan al sud dell’Oceano Indiano.