Berlino (Germania), 10 mar. (LaPresse/AP) – Il governo della Germania ha smentito le affermazioni della talpa dell’Nsa Edward Snowden, secondo cui Berlino si sarebbe piegata alle richieste degli Stati Uniti di ridurre il diritto alla privacy dei cittadini tedeschi. “Le leggi sono fatte dal Parlamento tedesco, che non si piega a pressioni esterne, sicuramente non da parte di agenzie di spionaggio estere, e questo è vero anche in questo caso”, ha detto il portavoce del governo, Steffen Seibert. Snowden ha dichiarato in un comunicato al Parlamento europeo diffuso venerdì che la Germania era stata sottoposta a pressioni per modificare la legge sulle intercettazioni e su altre forme di sorveglianza legale di telecomunicazioni.
Snowden non ha suggerito in che modo né quando le leggi sarebbero state cambiate, affermando che l’Nsa spesso dava istruzioni ai propri alleati su come “ridurre le protezioni legali delle comunicazioni nei loro Paesi”. Il governo della Germania ha criticato i programmi di sorveglianza dell’Nsa rivelati da Snowden, ma secondo critici le agenzie di spionaggio tedesche avevano collaborato strettamente con i propri corrispettivi negli Usa, a volte infrangendo le leggi nazionali sulla protezione dei dati.