Malesia, aereo scomparso forse ha invertito rotta. Ricerche proseguono

Kuala Lumpur (Malesia), 9 mar. (LaPresse/AP) – Secondo le indicazioni fornite dai radar, il Boeing 777 di Malaysia Airlines scomparso venerdì potrebbe avere invertito la rotta. Lo fa sapere l’aviazione militare malese. Il capo dell’aeronautica, Rodzali Daud, ha dichiarato in conferenza stampa che “esiste una possibile indicazione che l’aereo abbia invertito la rotta”, aggiungendo che le autorità stanno “tentando di comprendere questa” informazione. Ha aggiunto che l’informazione sul possibile cambio di rotta è stata data dai radar militari ed è “sostenuta dai radar civili”. Il direttore di Malaysia Airlines, Ahmad Jauhari Yahya, ha spiegato che il pilota deve informare la compagnia e le autorità del controllo aereo se cambia traiettoria e ritorna, ma una simile comunicazione non è stata ricevuta.

L’aereo, con 239 persone a bordo, è scomparso dai radar l’altro ieri nel pomeriggio italiano, mentre viaggiava da Kuala Lumpur verso Pechino. Le autorità non si sbilanciano, ma esiste l’ipotesi si sia trattato di un attentato perché i piloti non hanno dato alcun allarme o fatto comunicazioni e per la presenza nell’elenco passeggeri dei nomi di due persone che non erano a bordo e i cui passaporti erano stati rubati in Thailandia. Intanto, un totale di 22 aerei e 40 navi è stato inviato nell’area da Malesia, Thailandia, Singapore, Indonesia, Cina e Usa, senza contare la flotta del Vietnam, per condurre le ricerche del relitto. Per ora, ha fatto sapere il vice ministro dei Trasporti malese, Pham Quy Tieu, vicino alle chiazze di petrolio individuate ieri sulle acque tra Golfo di Thailandia e Mar cinese meridionale non sono state trovate tracce dell’aereo.

A bordo si trovavano 227 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio, ha riferito ieri la compagnia malese. L’elenco include 152 cinesi, 38 malesi, sette indonesiani, sei australiani, cinque indiani, tre statunitensi, altri da Francia, Nuova Zelanda, Canada, Ucraina, Russia, Taiwan e Olanda. Tra loro anche 20 dipendenti della compagnia Freescale Semiconductor di Austin, Texas, tutti malesi o cinesi, fa sapere una portavoce dell’azienda, Jacey Zuniga. “Al momento ci stiamo concentrando sui nostri impiegati e sulle loro famiglie”, ha dichiarato in una nota Gregg Lowe, presidente e Ceo dell’azienda. Questa, si legge, ha organizzato un team di consulenti che assistano le famiglie colpite dalla tragedia. E dagli Usa un amico ha confermato la presenza a bordo di un dirigente di Ibm del Nord del Texas, Philip Wood, che lavorava nella sede malese.

Intanto, dagli Usa una squadra di esperti si sta recando in Asia per a contribuire alle indagini sul Boeing 777. Nel team ci sono investigatori specializzati in incidenti dell’agenzia investigativa Usa National Transportation Safety Board (NTSB) e tecnici di Federal Aviation Administration e Boeing. La NTSB fa sapere in una nota che la squadra è partita ora a causa del tempo necessario per il viaggio, anche se il relitto dell’aereo non è ancora stato individuato. Una volta che la carcassa sarà trovata, dichiara l’agenzia Usa, i protocolli della Organizzazione internazionale dell’aviazione civile stabiliranno quale Paese debba condurre le indagini.