Pistorius, testimone: Diceva ‘Ho ucciso Reeva’ e tentava di rianimarla

Pretoria (Sudafrica), 6 mar. (LaPresse/AP) – Prosegue per il quarto giorno all’Alta corte di Pretoria, in Sudafrica, il processo per omicidio nei confronti di Oscar Pistorius, alla sbarra per l’uccisione della fidanzata Reeva Steenkamp. Sul banco dei testimoni per l’interrogatorio del procuratore Gerrie Nel è salito il radiologo Johan Stipp, uno dei primi a raggiungere la scena dopo la sparatoria in cui la donna perse la vita nella notte fra 13 e 14 febbraio 2013. Il radiologo ha raccontato come Pistorius, che afferma di avere ucciso Steenkamp per errore, stesse cercando di rianimare Reeva quando entrò nella casa. “Era ovvio che fosse ferita a morte. Alla base delle scale vidi una donna stesa sulla schiena e accanto a lei un uomo, che le teneva una mano sul fianco e una in bocca. Ricordo che la prima cosa che ha detto quando sono arrivato è stata: ‘Le ho sparato. Pensavo che fosse un ladro. Le ho sparato'”, ha detto Stipp, aggiungendo di non avere saputo che quell’uomo fosse Pistorius e di averlo scoperto solo in seguito.

Mentre il radiologo raccontava quelli che sono i primi dettagli pubblici dalla scena dell’uccisione di Steenkamp, Pistorius si è piegato in avanti sulla panca su cui era seduto e si è messo le mani sul volto e poi sulle orecchie. Stipp ha proseguito la testimonianza affermando di avere cercato di aiutare Pistorius a rianimare Reeva, sebbene sapesse che fosse inutile poiché la donna non dava segni di vita. “Non aveva pulsazioni al collo né al polso e non respirava. Oscar ha pianto tutto il tempo, pregava Dio: ‘Ti prego, falla vivere'”, ha raccontato il testimone. Il corpo di Steenkamp presentava ferite da arma da fuoco nella coscia e all’omero destri e sul lato destro del cranio, da cui era fuoriuscita materia cerebrale. “Oscar diceva che avrebbe dedicato la sua vita e quella di Reeva a Dio” se la donna fosse sopravvissuta a quella notte, ha aggiunto Stipp.

Prima della testimonianza del radiologo, l’avvocato della difesa Barry Roux ha completato il controinterrogatorio del vicino di casa di Pistorius Charl Johnson, che ha continuato a sostenere la versione resa nei giorni scorsi. “Posso dire con fiducia di avere sentito degli spari e sono convinto di avere udito anche urla di donna”, ha detto Johnson spiegando di sapere riconoscere il rumore di uno sparo perché lui stesso possiede una pistola 9mm. Roux ieri aveva sostenuto che i suoni uditi da Johnson non fossero colpi d’arma da fuoco ma quelli dell’impatto di una mazza da cricket, con cui Pistorius aveva cercato di abbattere la porta del bagno dietro cui c’era Steenkamp. Non è inoltre possibile che il testimone abbia sentito la donna urlare dopo essere stata colpita, aveva aggiunto Roux, poiché la ferita alla testa ne annullò subito le funzioni vitali.