Ucraina, Parlamento russo dà via libera a uso forze armate.Telefonata di 90 minuti Obama-Putin

Kiev (Ucraina), 1 mar. (LaPresse/AP) –

Il parlamento russo ha dato il via libero all’uso dell’esercito in Ucraina, accogliendo quindi la richiesta del presidente Vladimir Putin, che aveva chiesto l’approvazione per “usare forze armate russe nel territorio dell’Ucraina fino a quando la situazione sociopolitica in quel Paese non si sarà normalizzata”. Il Cremlino ha poi reso noto che non sono state ancora prese decisioni. Si moltiplicano le reazioni internazionali. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il presidente russo Vladimir Putin hanno parlato al telefono per 90 minuti nei quali il presidente Usa ha condannato l’intervento armato russo in territorio ucraino. Ma Putin ha detto che esistono minacce reali per la vita e la salute dei cittadini russi e che la Russia ha diritto di tutelare i propri interessi e le persone di lingua russa che vivono in quella parte dell’Ucraina. Obama ha parlato anche con il presidente francese Francois Hollande.

Il Consiglio di sicurezza Onu si è riunito per una seduta di emergenza alle 20, i ministri degli Esteri dell’Unione europea si incontreranno lunedì prossimo. “Per il momento la decisione dell’uso delle forze armate fuori dalla Russia non è stata ancora presa”. Così al Consiglio dell’Onu, Vitali Churkin, ambasciatore russo all’Onu a proposito dell’intervento armato russo in Ucraina. E di rimando Samantha Power, ambasciatrice statunitense all’Onu: “Gli Stati Uniti chiedono di sostenere il governo neonato in Ucraina. E chiediamo l’immediato invio di osservatori internazionali in Crimea”.

In precedenza, il presidente ad interim dell’Ucraina Oleksandr Turchinov aveva affermato che la nomina di Sergei Aksyonov come premier della Crimea non è valida e viola la costituzione del Paese. La comunicazione di Turchinov è stato uno dei tanti segnali di tensione arrivati oggi sulla Crimea. Aksyonov in precedenza aveva fatto appello al presidente russo Putin affinché “aiuti la regione autonoma a ristabilire la pace”.

Il primo ministro ucraino aveva invece chiesto a Putin di ritirare le truppe, stimate in 6 mila soldati, secondo il ministro della Difesa ucraino Ihor Teniukh. Nelle città di Charkiv, Donetsk e Odessa si sono verificate manifestazioni filorusse. A Charkiv scontri tra sostenitori di Mosca e del governo di Kiev, che hanno causato 97 feriti.

PUTIN CHIEDE E OTTIENE USO FORZE ARMATE. Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto e ottenuto l’approvazione del Parlamento per “usare forze armate russe nel territorio dell’Ucraina fino a quando la situazione sociopolitica in quel Paese non si sarà normalizzata”. Il presidente ha detto che la decisione è necessaria per proteggere i russi e il personale di una base militare russa nella regione di Crimea. La Camera alta ha approvato all’unanimità e ha raccomandato di richiamare l’ambasciatore russo a Washington, dopo le dichiarazioni di ieri del presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Ieri Obama ha detto che “ci saranno dei costi” per interventi militari in Ucraina. Nella sessione del Parlamento di Mosca, un parlamentare ha detto oggi che Obama ha oltrepassato una “linea rossa”. Spetterà al presidente russo Vladimir Putin decidere.

CASA BIANCA MONITORA SITUAZIONE. Un alto funzionario della Casa Bianca ha reso noto che l’amministrazione “sta considerando i potenziali costi” dell’annuncio del presidente russo Vladimir Putin, che ha chiesto al Parlamento di Mosca l’autorizzazione per l’uso di soldati in Ucraina. Lo rende noto Nbc news. “Stiamo monitorando la situazione, da vicino, consultandoci con i nostri alleati, e considerando i costi potenziali di cui il presidente Obama ha parlato ieri”, ha detto il funzionario.

RIUNIONE EMERGENZA CONSIGLIO SICUREZZA ONU. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite terrà una riunione di emergenza sulla situazione ucraina alle 20 (ore italiane). L’ambasciatore del Regno Unito all’Onu, Mark Lyall Grant, ha scritto su Twitter che l’incontro è stato convocato su richiesta di Londra.

NOMINA AKSYONOV ILLEGITTIMA. Il presidente ad interim dell’Ucraina Oleksandr Turchinov ha dichiarato che l’elezione di Sergei Aksyonov a premier della Crimea non è valida e viola la costituzione del Paese. Turchinov lo ha affermato in un comunicato pubblicato sul suo sito internet. Aksyonov è stato eletto giovedì, dopo che uomini armati filo russi hanno occupato il palazzo del Parlamento.

PUTIN CI AIUTI. Il neo-primo ministro della Crimea, Sergei Aksenov, filo-russo, ha fatto appello al presidente russo, Vladimir Putin, affinché “aiuti la regione autonoma a ristabilire la pace”. Lo riportano le agenzie di stampa locali e russe. Il primo ministro della Crimea in precedenza aveva rivendicato il controllo di esercito, polizia e di altri servizi di sicurezza nella regione. In un comunicato riportato da agenzie di stampa e locali, Sergei Aksenov ha dichiarato che le forze armate, la polizia, il servizio di sicurezza nazionale e le guardie di confine risponderanno solo ai suoi ordini. Se qualche comandante non fosse d’accordo, ha aggiunto, deve lasciare il suo posto. “Comprendendo la mia responsabilità per la vita e la sicurezza dei cittadini, chiedo al presidente della Russia Vladimir Putin assistenza per assicurare la pace e la calma nel territorio della repubblica autonoma di Crimea” ha detto Aksenov in un comunicato. “La Russia non ignorerà questa richiesta” ha poi detto una fonte dell’amministrazione del Cremlino, secondo quanto riportato da Russia Today. Il riferimento è alle parole di Aksenov indirizzate a Putin.

DUMA CHIEDE A PUTIN MISURE PER STABILIZZARE CRIMEA. La Duma ha chiesto al presidente della Russia Vladimir Putin di prendere delle misure per stabilizzare la situazione in Crimea. Lo rende noto l’agenzia di stampa Interfax.

REFERENDUM ANTICIPATO. Il primo ministro della Crimea, Sergei Aksyonov, ha annunciato che il referendum sullo status della Crimea verrà anticipato di almeno due mesi, al 30 marzo. Lo rende noto l’agenzia di stampa Ria Novosti.

PRESIDENTE CAMERA RUSSA: POSSIBILE INVIO TRUPPE RUSSE. La presidente del Consiglio della Federazione della Russia, Valentina Matviyenko, ha detto che la Russia potrebbe inviare truppe aggiuntive in Crimea, per aiutare a proteggere la popolazione locale dalle nuove autorità ucraine.

MANIFESTAZIONI A CHARKIV, DONETSK E ODESSA. Si sono verificate manifestazioni filorusse a Charkiv, Donetsk e Odessa. Lo riferiscono televisioni e mezzi di comunicazione locali. Nella città ucraina di Charkiv manifestanti hanno issato la bandiera russa su un palazzo dell’amministrazione, dopo che una dimostrazione è diventata violenta. Manifestanti filorussi si sono scontrati con sostenitori del governo ucraino, che erano a guardia del palazzo. I manifestanti in favore del governo sono stati picchiati e feriti. Il bilancio finale degli scontri è di 97 feriti. Televisioni e mezzi di comunicazione hanno riferito di manifestazioni filo russe anche nelle città di Donetsk e Odessa.