Ucraina, Yanukovych: Sono il presidente, continuo lotta. Crimea resti ucraina

Rostov sul Don (Russia), 28 feb. (LaPresse) – “Sono l’attuale presidente in carica dell’Ucraina”. Così il presidente deposto dell’Ucraina Viktor Yanukovych ha ribadito la sua posizione durante una conferenza stampa nella città russa di Rostov sul Don, la sua prima apparizione da sabato. “Intendo continuare a lottare per il futuro dell’Ucraina”, ha detto il presidente rimosso definendo le nuove autorità come “teppisti pro fascisti”. “Le persone armate dovrebbero lasciare immediatamente le strade. Dobbiamo dare agli ucraini un’opportunità di vivere una vita normale e dobbiamo tenere conto degli interessi di tutti gli ucraini”. E sulla Crimea: “La Crimea deve rimanere una parte integrante dell’Ucraina pur mantenendo legami con la Russia”.

NON CHIEDERO’ SOSTEGNO MILITARE. Operazioni militari di nessun tipo non devono essere ammesse, non ho intenzione di chiedere un sostegno militare”, ha detto Yanukovych.

TORNERO’ QUANDO SARA’ GARANTITA SICUREZZA. “Tornerò nel mio Paese non appena saranno soddisfatte le condizioni per la sicurezza mia e della mia famiglia”.

ELEZIONI ILLEGITTIME. Le elezioni del prossimo 25 maggio “sono illegittime”, secondo Yanukovych, che ha aggiunto che non parteciperà a votazioni che non riconosce.

CHIEDO SCUSA, MI E’ MANCATA FORZA. “Chiedo scusa ai veterani e al popolo ucraino per quello che è successo”, ha Yanukovych durante la conferenza stampa, aggiungendo di scusarsi perchè “non ho avuto abbastanza forza per mantenere la stabilità”.

NESSUN INCONTRO CON PUTIN, MI MERAVIGLIO NON ABBIA AGITO. “Non ho incontrato il presidente russo Vladimir Putin. Quando ero entrato nel territorio della Russia. Ho parlato con lui al telefono e ci siamo messi d’accordo che avremo un colloquio non appena Putin potrà farlo, ma per il momento non so quando potrebbe succedere”. Yanukovych ha anche aggiunto dopo: “Ritengo che la Russia abbia il dovere di agire. Conoscono bene il carattere del presidente Putin e mi meraviglio che non abbia ancora reagito in modo chiaro e deciso a quello che succede in Ucraina”. “La Russia – ha aggiunto – è un partner strategico dell’Ucraina e continuerà a esserlo a causa di legami storici, e quindi considerando gli accordi che abbiamo con la Russia, Mosca ha pieno diritto di agire”.

EVENTI CONSEGUENZE AZIONI OCCIDENTE. “È molto difficile trovare una via d’uscita da questa difficile crisi. Questi eventi tragici e le vittime sono un risultato della crisi politica, della politica irresponsabile dell’Occidente che aiutava il Maidan, ma l’Ucraina è un Paese potente e troverà una via d’uscita”. “Innanzitutto deve essere applicato l’accordo che è stato firmato. Credo che l’Occidente debba prendersi le proprie responsabilità. Dobbiamo ricevere risposte su tutti i punti dell’accordo. Se l’accordo non sarà applicato, le responsabilità saranno dell’Occidente che lo ha promosso e ha inviato i ministri degli Esteri, concordando le questioni che fanno parte dell’accordo”. Ha detto Yanukovych. “Questa – ha dichiarato – è la posizione che avevo già espresso e sulla quale insisterò”.

LE SCUSE AI BERKUT. “Ho incontrato militari di Berkut, mi sono scusato con loro. Sono persone che disarmate, e voglio sottolineare la parola disarmate, hanno resistito, hanno subito lancio di bombe molotov e colpi di arma da fuoco, eppure hanno resistito. Chiedo scusa a queste persone di grande coraggio, che hanno subito gravissime violenze”.

A NUOVO GOVERNO: FERMATEVI. Vorrei rivolgermi a chi si definisce il governo legale dell’Ucraina. Voglio dire di nuovo: fermatevi”. Così il presidente rimosso dell’Ucraina Viktor Yanukovych in una conferenza stampa nella città russa di Rostov sul Don. “Sarete responsabili”, ha detto Yanukovych, aggiungendo: “Il popolo dell’Ucraina non accetterà mai di vivere con voi. Per questo dico: andate e non permettete altro caos e altri problemi per il popolo ucraino”.

CHIEDO PERDONO A CHI HA SOFFERTO. “Per prima cosa voglio chiedere perdono a tutti coloro che hanno sofferto e soffrono”. Così Yanukovych nella sua dichiarazione finale.”Farò tutto quello che posso fare fino alla fine della mia vita per esser con il popolo ucraino”. “Sarò – ha affermato – con il popolo dell’Ucraina e non con questa feccia, nazionalisti e uomini di Bandera. Il popolo ucraino mi è sempre caro, così come” le vite delle persone che sono morte. “Se fossi ora in Ucraina – ha concluso Yanukovych – mi inchinerei a tutti loro, a ogni famiglia, indipendentemente da chi siano e da quale parte della barricata si trovassero. Per il nuovo governo non c’è il popolo ucraino, pensano che siano dei pezzi di legno. Ma la verità arriverà”.