Kosovo, eletto nuovo sindaco di Mitrovica nord: è sostenuto da Belgrado

Pristina (Kosovo), 24 feb. (LaPresse/AP) – I cittadini della parte nord della città kosovara di Mitrovica, a maggioranza serba, hanno eletto come loro sindaco Goran Rakic, serbo sostenuto da Belgrado, nella ripetizione delle elezioni municipali che si è tenuta ieri. Secondo i risultati preliminari, Rakic, considerato un politico di linea dura, ha ottenuto il 52,6% dei voti. Il suo principale sfidante era Oliver Ivanovic, attualmente in custodia dopo che un procuratore di Eulex lo ha incriminato per presunti crimini di guerra contro gli albanesi compiuti nel 1999 e per un omicidio commesso nel 2000.

A gennaio un candidato a sindaco membro di un partito che coopera con gli albanesi era stato ucciso davanti alla propria casa. Oltre 28mila persone erano autorizzate a votare nelle municipali di ieri e la ripetizione del voto è stata resa necessaria dopo che il vincitore delle elezioni di novembre e dicembre si era rifiutato di riconoscere l’autorità del governo kosovaro di Pristina.

Durante il voto di ieri ip eacekeeper della Nato e i poliziotti dell’Ue presenti nel Kosovo hanno rafforzato le misure di sicurezza . Durante le prime elezioni del 17 novembre scorso, infatti, un gruppo di uomini con il volto coperto aveva fatto irruzione in alcuni seggi, distruggendo materiali elettorali. La responsabilità degli attacchi è stata attribuita agli estremisti serbi, che si oppongono alle elezioni temendo che in questo modo venga riconosciuta la sovranità di Pristina, che nel 2008 dichiarò l’indipendenza dalla Serbia. Dopo l’annullamento del voto del 17 novembre, un nuovo turno si era tenuto il primo dicembre ma il vincitore, Krstimir Pantic, si era successivamente rifiutato di firmare i documenti con il simbolo del governo di Pristina.

Nell’ambito dell’accordo raggiunto l’anno scorso tra la Serbia e il Kosovo, Belgrado ha incoraggiato i membri della minoranza serba in quattro municipalità nel nord a votare nelle elezioni kosovare. Queste quattro città creeranno un’unione insieme ad altre cinque enclavi serbe situate in altre parti del Kosovo.