Kiev (Ucraina), 19 feb. (LaPresse/AP) – Nuovi scontri sono scoppiati nel primo pomeriggio a Kiev, in Ucraina, dopo alcune ore di relativa calma. A confrontarsi sono centinaia da una parte i manifestanti antigovernativi e dall’altra i poliziotti, raccolti intorno a piazza Indipendenza, che provano a mandare via i dimostranti. Migliaia le persone in piazza, molte delle quali armate di bombe Molotov e sassi per difendere il Maidan, mentre gli agenti utilizzano granate stordenti e cannoni ad acqua.
Da ieri sera i poliziotti erano riusciti a smantellare alcune barricate e a prendere il controllo di parte della piazza, ma nella notte i manifestanti sono comunque riusciti a mantenere la propria presenza, allestendo nuove barricate intorno all’accampamento con pneumatici, mobili e macerie di vario tipo. Visto il salire della tensione, il governo ha imposto alcune restrizioni ai trasporti per limitare gli spostamenti verso Kiev, apparentemente per evitare che gli attivisti dell’opposizione raggiungano la capitale dalla zona ovest del Paese. Almeno un treno proveniente da Leopoli è stato fermato fuori da Kiev e diverse autostrade sono state bloccate dalla polizia.
Stamattina il centro della capitale è stato circondato da cordoni della polizia e le stazioni della metropolitana nel centro di Kiev sono state chiuse, così come la maggior parte dei negozi nella strada principale. Centinaia di ucraini tuttavia hanno continuato a raggiungere l’accampamento dell’opposizione al Maidan, alcuni dei quali armati di bastoni o con il volto coperto dai passamontagna, spesso portando cibo ai manifestanti. Gli attivisti hanno allestito un centro medico improvvisato all’interno di una nota chiesa ortodossa non lontana dal campo, dove i medici volontari si occupano di curare i feriti.
Intanto a Leopoli, nell’ovest del Paese, stamattina continuava a bruciare la sede del ministero dell’Interno dopo che ieri ieri i manifestanti antigovernativi vi hanno fatto irruzione e hanno appiccato il fuoco. Sempre a Leopoli ieri i dimostranti hanno preso il controllo di diversi edifici governativi, compresi gli uffici dell’agenzia di sicurezza, la sede del governatore, alcune stazioni di polizia, procure e il quartier generale dell’agenzia per la riscossione delle tasse. E stamattina alcuni dimostranti andavano in giro per la città sulle auto della polizia che avevano sequestrato nel corso della notte. La maggior parte dei residenti di Leopoli sono a favore di rapporti più stretti con l’Unione europea e non appoggiano dunque il presidente ucraino Viktor Yanukovych.