Ucraina, strage a Kiev: 25 morti in piazzaYanukovych: Superato ogni limite

Kiev (Ucraina), 19 feb. (LaPresse/AP) – E’ salito a 25 morti e 241 feriti il bilancio degli scontri violenti scoppiati ieri a Kiev. Lo riferisce il ministero della salute ucraino. Il presidente Viktor Yanukovych ha accusato i leader dell’opposizione delle violenze e di avere “superato una linea chiamando le persone alle armi”, invitandoli affinché “marchino un confine tra loro e le forze radicali” oppure “riconoscano che stanno sostenendo dei radicali”.

Gli scontri vicino al Parlamento sono scoppiati dopo che l’opposizione ha accusato il governo di ignorare le richieste fatte durante tre mesi di proteste. Poi le autorità hanno dato una scadenza perché fosse messa fine alle proteste, alle 17 italiane, e intorno alle 20 la polizia ha fatto irruzione nell’accampamento di protesta. Gli scontri sono ripresi, con tende e barriere incendiate, e quattro poliziotti hanno perso la vita.

Klitschko: Non ci arrenderemo. “Non andremo da nessuna parte. Questa è un’isola di libertà e la difenderemo”, ha dichiarato Vitaly Klitschko, leader dell’opposizione ucraina, arringando la folla nella piazza dove in serata parte dell’accampamento di protesta stava bruciando dopo che la polizia aveva fatto irruzione. L’ex pugile ha parlato da un palco, mentre intorno a lui si alzavano fiamme e alte colonne di fumo. Intanto, la polizia ha smantellato parte della barriere allestite dai manifestanti e molte tende sono andate a fuoco. Circa 20mila dimostranti sono rimasti nell’area e si stanno scontrando con la polizia, lanciando bombe incendiarie, oggetti e sassi, sventolando bandiere e cantando l’inno nazionale.

Klitschko: Donne e bambini via da piazza, polizia userà la forza. Quando il buio è calato su Kiev, i leader dell’opposizione hanno avvertito i dimostranti che le forze di sicurezza probabilmente si stavano preparando a sgomberare l’area dell’accampamento di protesta in piazza Indipendenza. “Chiedo a donne e bambini di lasciare Maidan. Potrebbe succedere che i dimostranti siano dispersi con la forza”. Lo ha dichiarato Klitschko, rivolgendosi ai dimostranti in piazza a Kiev secondo quanto riporta il Kiev Post. “State attenti, siamo qui e non permetteremo una repressione brutale. Chiedo ai dipendenti del ministero dell’Interno, agli ufficiali della polizia anti sommossa e a quanti danno gli ordini, di fermare lo spargimento di sangue. Faremo tutto il possibile per fermarlo”, ha aggiunto.

Ultimatum dalle autorità. Alle 17 (ora italiana) è scaduto l’ultimatum che le autorità avevano lanciato ai manifestanti, in cui avevano detto che se i “disordini” non fossero cessati entro quel momento sarebbero intervenuti per ripristinare l’ordine. L’ultimatum è stato diffuso dai Servizi di sicurezza e dal ministero dell’Interno dell’Ucraina con un comunicato congiunto. Sinora la polizia non ha agito in questo senso. Intanto, dal pomeriggio le stazioni della metropolitana nel centro della capitale sono chiuse.

Nuovi fondi da Russia. La Russia si è detta pronta a versare 2 miliardi di dollari nelle casse dell’Ucraina questa settimana. Lo ha riferito il ministro delle Finanze, Anton Siluanov. Dopo che il presidente ucraino Viktor Yanukovich ha accantonato un accordo per aumentare i legami con l’Ue, Mosca ha promesso a Kiev prestiti complessivi per 15 miliardi di dollari. Finora dalle casse della Russia sono usciti soltanto 3 miliardi di dollari e la scorsa settimana Siluanov aveva dichiarato che il Cremlino avrebbe garantito il denaro se l’Ucraina avesse “svolto bene i suoi compiti”.