Baghdad (Iraq), 16 feb. (LaPresse/AP) – Il religioso sciita iracheno Muqtada al-Sadr ha annunciato che ha deciso di lasciare la politica e che prende le distanze da ogni movimento politico che usi il suo nome. Anche in passato Al-Sadr aveva fatto annunci del genere, ma la dichiarazione di oggi giunge a soli due mesi dalle elezioni parlamentari in Iraq. I sadristi hanno attualmente 40 dei 325 seggi in Parlamento, costituendo in questo modo il gruppo politico sciita singolo più ampio, e detengono sei posti nel governo. Muqtada al-Sadr ha detto oggi che la sua decisione è stata presa per “tutelare la reputazione della famiglia Al-Sadr e per mettere fine a tutti gli errori commessi o che potrebbero essere commessi sotto questo nome”. Il religioso ha poi proseguito: “Annuncio qui che non interferirò in politica, non c’è alcuna entità politica che mi rappresenti più, né alcuna posizione in Parlamento e nel governo”.
“Chiunque agisca contro queste indicazioni sarà soggetto ad azioni legali e religiose”, ha aggiunto, riferendo di avere ordinato che tutti gli uffici politici sadristi vengano chiusi. Al-Sadr è salito alla ribalta nel 2003, dopo l’invasione da parte degli Stati Uniti che portò alla caduta di Saddam Hussein, il cui regime uccise suo padre e suo nonno. Fu lui a istituire la milizia ‘esercito del Mahdi’, che ha combattuto contro gli americani ed è ritenuta responsabile da molti iracheni di gran parte delle violenze settarie che hanno attraversato l’Iraq nel 2006 e nel 2007.