Norfolk (Virginia), 14 feb. (LaPresse/AP) – Anche in Virginia viene annullato il divieto ai matrimoni tra persone dello stesso sesso. Lo ha stabilito la giudice federale Arenda Wright Allen, affermando che la misura era incostituzionale. La Virginia diventa così il primo stato del sud conservatore degli Usa dove accade. Le nozze gay non potranno però essere ancora celebrate, sino a quando anche l’appello non sarà concluso. La questione, secondo le attese, non sarà risolta finché la Corte suprema non si pronuncerà su di essa. Mercoledì un giudice del Kentucky aveva stabilito che lo Stato dovesse riconoscere i matrimoni omosessuali celebrati in altri Stati, senza pronunciarsi sulla costituzionalità del divieto. La decisione del tribunale della Virginia segue l’esempio di altri tribunali federali, in Utah e Oklahoma.
“Il tribunale è costretto a concludere che la Legge sui matrimoni della Virginia nega in modo incostituzionale ai cittadini gay e lesbiche il diritto fondamentale di scegliere di sposarsi. Il governo è interessato a perpetuare le tradizioni, proteggendo le questioni di Stato dall’interferenza federale, e favorendo un modello di genitorialità su altri deve cedere alla protezione degli affetti che assicura l’esercizio della scelta privata del cittadino singolo per quanto riguarda amore e famiglia”, si legge nella sentenza. Grazie a un movimento iniziato in Massachusetts nel 2004, 17 Stati più il District of Columbia ora ammettono il matrimonio omosessuale, la gran parte nel nordest.