Amman (Giordania), 14 feb. (LaPresse/AP) – Circa 1.200 dimostranti legati ai Fratelli musulmani hanno protestato ad Amman, in Giordania, contro l’ipotesi di un accordo di pace come soluzione al conflitto israelo-palestinese, bruciando anche una bandiera di Israele. Le manifestazioni giungono a poche ore dall’incontro in California fra re Abdullah II di Giordania e il presidente Usa Barack Obama, che parleranno a Los Banos alle 19.30 locali, le 1.30 di domani in Italia. Sebbene la Giordania mantenga rapporti cordiali con Israele dalla firma di un trattato di pace nel 1994, molti cittadini sono scettici sulle intenzioni dello Stato ebraico. I Fratelli musulmani della Giordania chiedono la distruzione di Israele tramite la lotta armata e nelle proteste hanno invitato il re a “revocare il trattato di pace con i sionisti”. Circa la metà della popolazione giordana è costituita dai palestinesi che abbandonarono le loro terre dopo le guerre arabo-israeliane, o dai loro discendenti, e questo è uno dei motivi per il risentimento nei confronti dello Stato ebraico. L’incontro di oggi fra il re e Obama si concentrerà sulla pace israelo-palestinese, sulla guerra in Siria e sugli aiuti finanziari degli Usa alla Giordania.