I suoi geni ‘già rappresentati’ da altri animali Giraffa uccisa allo zoo di Copenaghen

Copenaghen (Danimarca), 9 feb. (LaPresse/AP) – I suoi geni erano “già rappresentati” da altri animali e per questo è stata abbattuta e data in pasto ai leoni. E’ stata questa la sorte di una giraffa dello zoo di Copenaghen, un cucciolo maschio di appena due anni. Marius, questo il nome dell’animale, è stato ucciso con un colpo di pistola dagli stessi gestori dello zoo, che spiegano di averlo fatto per rispettare le regole previste dalla Associazione europea di zoo e acquari (Eaza), che prevedono di abbattere gli animali quando i loro geni sono già rappresentati a sufficienza in altri esemplari.

20MILA FIRME PER SALVARLO. Per salvarlo non sono bastate neanche le oltre 20mila firme raccolte in una petizione online. Respinte anche le proposte di altri zoo e privati di adottarlo: un privato voleva acquistare il piccolo per 500mila euro e lo Yorkshire Wildlife Park del Regno Unito aveva chiamato stamattina all’ultimo momento per offrire una stanza nella sua struttura, dove vive il fratello maggiore di Marius. Ma niente da fare. Lo zoo di Copenaghen, in quanto membro dell’Eaza, deve rispettarne le regole, spiega ad Associated Press il portavoce Stenbaek Bro. Inoltre gli zoo non possiedono gli animali, ma li gestiscono, e per questo non era possibile cedere Marius a nessun altro al di fuori dell’organizzazione, e lo Yorkshire Wildlife Park non fa parte dell’Eaza. Così stamattina la giraffa Marius, dopo essere stata uccisa, è stata tagliata e data in pasto ai leoni dello zoo, mentre i visitatori assistevano alla scena. Ai genitori è stato fatto scegliere se volevano che i bambini vedessero le operazioni o meno.

“ORGOGLIOSO DELLA LEZIONE DI ANATOMIA AI BAMBINI”. “Sono orgoglioso perché abbiamo dato ai bambini una grande conoscenza dell’anatomia di una giraffa che non avrebbero potuto avere tramite foto”, commenta il portavoce dello zoo ad AP. L’Eaza, con sede ad Amsterdam, ha 347 membri tra i quali ci sono molti zoo delle capitali europee. L’ente lavora per conservare la biodiversità e raggiungere alti standard di cura e allevamento degli animali. Aderire all’Eaza non è obbligatorio, spiega Bro, aggiungendo però che gli zoo più responsabili ne sono membri.