Rio de Janeiro (Brasile), 7 feb. (LaPresse/AP) – A Rio de Janeiro le proteste contro l’aumento del costo dei mezzi pubblici sono diventate violente, con scontri tra dimostranti e polizia. Venti persone sono state fermate e sette sono state ferite, tra cui un cameraman che è in gravi condizioni, riporta O Globo. L’operatore di Band Tv è stato colpito al capo da un congegno esplosivo, che secondo diverse fonti sarebbe stato una granata stordente sparata dalla polizia o un ordigno artigianale lanciato dai dimostranti. Sinora la sua origine non è stata chiarita. Intanto, su internet vengono diffuse le sequenze in cui si vede il cameramen in piedi in una piazza vicina alla stazione Central do Brasil, poi circondato dalle scintille dell’esplosivo e infine a terra in un lago di sangue. L’uomo, Santiago Andrade, è stato portato in ospedale, dove è stato sottoposto a operazione chiururgica. È in gravi condizioni, fa sapere Band tv. Le proteste sono state organizzate contro l’aumento di 10 centesimi di real (3 centesimi di euro) dei prezzi dei mezzi pubblici.
Si tratta solo dell’ultima delle dimostrazioni di questo genere dal giugno scorso, quando scoppiarono dopo che la polizia rispose con violenza a un corteo a San Paolo. L’aumento dei prezzi dei biglietti fu poi annullato. Il sindaco di Rio, Eduardo Paes, ha però recentemente stabilito di imporlo nuovamente, a partire da sabato. Sono stati circa 800 i manifestanti che ieri si sono radunati nel centro di Rio, per poi sfilare verso la stazione ferroviaria centrale. Alcuni mostravano cartelli contro i Mondiali, accusando le autorità di spendere miliardi di dollari per l’evento sportivo invece di migliorare servizi come ospedali, scuole e infrastrutture.
Le violenze sono scoppiate fuori dalla stazione, quando i dimostranti hanno iniziato a scavalcare i tornelli d’accesso. Tra loro c’erano anche Black Block. La polizia ha utilizzato manganelli e gas lacrimogeni per disperderli. Li ha spinti all’esterno, usando ancora i lacrimogeni mentre i manifestanti lanciavano pietre contro gli agenti. Diverse persone si sono sentite male per aver inalato le sostanze e alcune sono svenute. Le autorità hanno deciso di chiudere la stazione, lasciando migliaia di persone senza la possibilità di tornare a casa dal lavoro. Thais Jorao, dimostrante di 22 anni, spiega che le proteste non sono soltanto contro l’aumento dei prezzi dei mezzi pubblici. “Se aumentassero il costo in una società in cui ci sono buona sanità e scuole, non ci sarebbe così tanta gente nelle strade”, ha detto. Aggiungendo: “Prima di tutto ci sono le spese per i Mondiali, cosa di cui non abbiamo bisogno. Vogliamo sanità, educazione, trasporti pubblici decenti”.