Sochi 2014, Pussy Riot: Politici denuncino in pubblico abusi diritti

Amsterdam (Olanda), 31 gen. (LaPresse/AP) – Due membri delle Pussy Riot invitano i politici a partecipare alle Olimpiadi invernali di Sochi, che si terranno dal 7 al 23 febbraio, per criticare gli abusi dei diritti umani in Russia. Si tratta di Maria Alekhina e Nadezhda Tolokonnikova, che parlando da Amsterdam hanno affermato che il presidente russo Vladimir Putin “può essere influenzato dalle pressioni di politici stranieri”, ma solo se ci sono dichiarazioni pubbliche. Niente che venga detto solo a Putin o alla sua cerchia a porte chiuse avrebbe effetto, spiega Tolokonnikova, sostenendo che “in quel caso si limiterebbero ad annuire e ignorare”.

Le due giovani artiste erano state condannate ad agosto del 2012 a due anni di prigione con l’accusa di teppismo dopo avere eseguito una preghiera punk anti Putin nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Sono poi state rilasciate a dicembre scorso, in quella che viene considerata una mossa volta a garantire le relazioni politiche proprio in vista dei Giochi olimpici che si apriranno la prossima settimana a Sochi.