Medioriente, Netanyahu su polemica coloni: Palestinesi non vogliono pace

Gerusalemme, 27 gen. (LaPresse/AP) – Il no “estremo e avventato” dei palestinesi alla eventuale permanenza di coloni israeliani nel futuro Stato di Palestina prova che non vogliono davvero la pace. Lo afferma il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, secondo quanto riporta una nota del suo ufficio. La dura dichiarazione segue un susseguirsi di condanne seguite a una notizia diffusa da Associated Press, secondo cui Netanyahu ritiene che tutti i coloni abbiano il diritto di restare nelle loro case negli insediamenti, anche nel futuro Stato di Palestina. Ieri un ufficiale del governo israeliano aveva infatti riferito ad AP che il premier ritiene non ci sia alcuna ragione per cui il futuro Stato debba essere “ripulito etnicamente”.

Immediata e netta la replica dei palestinesi e degli stessi coloni, oltre alle reazioni dei partner della coalizione di Netanyahu. La critica più dura è arrivata dal ministro israeliano Naftali Bennett, del partito pro-insediamenti Focolare ebraico: “Chiunque immagini che gli ebrei in terra di Israele possano vivere sotto il potere palestinese mina la nostra vita a Tel Aviv”. L’ufficio del primo ministro ha risposto alle polemiche: “Niente mostra la mancanza di volontà dell’Autorità palestinese di raggiungere un accordo più della sua estrema e avventata reazione a una notizia non ufficiale”, si legge nella nota. “Un accordo – prosegue il testo – sarà raggiunto solo quando i palestinesi riconosceranno lo Stato ebraico e quando gli interessi essenziali della sicurezza dei cittadini israeliani saranno garantiti”.

I palestinesi condiserano gli insediamenti costruiti oltre i confini del 1967 illegali e respingono l’idea di incorporarli in un futuro Stato. “Chiunque dica di voler mantenere gli insediamenti nello Stato palestinese sta dicendo che non vuole uno Stato palestinese”, ha dichiarato il negoziatore palestinese, Saeb Erekat. “A nessun colono sarà permesso di restare nello Stato palestinese, neanche a uno solo, perché gli insediamenti sono illegali e la presenza dei coloni sulle terre occupate è illegale”, ha proseguito Erekat. Più di 500mila coloni vivono in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, territori che i palestinesi rivendicano nel loro futuro Stato.