New York (New York, Usa), 20 gen. (LaPresse/AP) – L’Iran è stato invitato dall’Onu ai colloqui di Ginevra 2 e ha garantito che sarà presente “con un ruolo positivo e costruttivo”. A farlo sapere è il segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, che ha riportato le parole del ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif: “Abbiamo concordato sul fatto che l’obiettivo dei negoziati è stabilire, con mutuo consenso, un corpo di governo di transizione con pieni poteri esecutivi”. La conferenza di pace si aprirà mercoledì a Montreaux, in Svizzera. Dapprima si incontreranno i ministri degli Esteri dei Paesi coinvolti, poi venerdì sono previsti i colloqui diretti tra le parti coinvolte nel conflitto civile. Dieci Paesi aggiuntivi sono stati invitati, oltre ai 30 che hanno già accettato di partecipare.
Teheran sostiene il governo del presidente siriano, Bashar Assad. Poco dopo è arrivata la reazione dell’opposizione che si oppone al regime. La Coalizione nazionale siriana ha fatto sapere che non parteciperà ai colloqui di pace di Ginevra 2, se l’Iran sarà presente e se “la situazione non cambierà”. Lo ha dichiarato uno dei leader, Ahmad Ramadan, annunciando che il gruppo “sospende” la sua partecipazione perché l’Iran “sta invadendo” la Siria.
Ban ha assicurato: “Il ministro Zarif ha assicurato che l’Iran avrà un ruolo positivo e costruttivo a Montreaux”. “L’Iran – ha sottolineato il segretario generale – deve essere parte della soluzione della crisi siriana”. Ban partirà oggi per Montreaux. I colloqui saranno moderati dall’inviato speciale di Onu e Lega araba, Lakhdar Brahimi.
Dura la reazione degli Stati Uniti. “Se l’Iran non accetterà pienamente e pubblicamente il comunicato di Ginevra, l’invito dovrà essere revocato”, ha dichiarato il dipartimento di Stato tramite la portavoce Jen Psaki. L’Iran, afferma Psaki, deve attenersi ai principi stabiliti dalla precedenza conferenza di pace tenutasi a Ginevra, inclusa la necessità di stabilire un governo di transizione in Siria.