Nord Corea, Rodman si scusa: Non posso fare nulla per Kenneth Bae

Pechino (Cina), 13 gen. (LaPresse/AP) – “Mi dispiace di non aver potuto fare niente. Non è colpa mia, mi dispiace. Voglio solo fare qualcosa di buono, questo è tutto quello che voglio fare”. Così Dennis Rodman che si è scusato per non essere riuscito ad aiutare a liberare Kenneth Bae, il missionario statunitense detenuto in Corea del Nord. L’ex stella dell’Nba, che ha parlato con giornalisti nell’aeroporto di Pechino al rientro da Pyongyang, ha fatto sapere che ritornerà in Corea del Nord a febbraio. Rodman ha difeso nuovamente la sua visita nel Paese, nel corso della quale ha giocato assieme ad altri ex giocatori dell’Nba una partita amichevole di basket con la nazionale nordcoreana per festeggiare il compleanno di Kim Jong Un. “Mi dispiace – ha affermato – per tutte queste persone e per quello che sta succedendo, mi dispiace. Non sono il presidente, non sono un ambasciatore, sono soltanto una persona che vuole dimostrare al mondo che possiamo andare d’accordo ed essere felici per un giorno”. La settimana scorsa il 52enne si era scusato per aver lasciato intendere in un’intervista alla Cnn che Bae, detenuto da più di un anno per “reati contro lo Stato”, fosse in qualche modo responsabile della propria situazione.