Mosca (Russia), 4 gen. (LaPresse/AP) – Il presidente russo fa un piccolo passo indietro sul divieto di manifestazioni nei luoghi dei Giochi olimpici di Sochi. Sul sito web del Cremlino è stata pubblicata la notizia che raduni, incontri, dimostrazioni, marce e picchetti non collegati agli eventi sportivi potranno tenersi in luoghi o strade, se saranno stati autorizzati dal ministero dell’Interno. La decisione rivede il divieto assoluto deciso lo scorso anno per tutte le dimostrazioni a Sochi, non legate ai Giochi, e sarà applicata dal 7 gennaio al 21 marzo. La misura precedente era stata duramente criticata dalle organizzazioni per i diritti umani.
“Accogliamo con favore questo annuncio, è in linea con quanto assicurato dal presidente Putin lo scorso anno ed è parte dei piani delle autorità per assicurare la libera espressione durante i Giochi, mantenendoli sicuri”, ha commentato Mark Adams, portavoce del Comitato olimpico internazionale. Il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov, intanto, anticipa che le proteste saranno permesse in un solo posto. “Agli organizzatori dei Giochi olimpici, così come ai leader della regione Krasnodar e della città di Sochi, è stato ordinato dal presidente di scegliere una piazza nella città, in cui manifestazioni, dimostrazioni, proteste e altri eventi possano tenersi liberamente”, ha detto Peksov, secondo quanto riportato dall’agenzia stampa R-Sport. Oggi, intanto, Putin è andato in visita a Sochi per ispezionare i preparativi per l’evento sportivo, che sarà marchio della sua presidenza. Nel programma era incluso un viaggio sulla linea della metropolitana leggera che collega la zona montana alle spiagge del Mar nero.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata