Russia, morto a 94 anni Mikhail Kalashnikov: inventò fucile AK-47

Russia, morto a 94 anni Mikhail Kalashnikov: inventò fucile AK-47

Mosca (Russia), 23 dic. (LaPresse/AP) – Mikhail Kalashnikov, inventore del noto fucile d’assalto AK-47, è morto in ospedale a Izhevsk, in Russia, all’età di 94 anni. Lo rende noto Viktor Chulkov, portavoce del presidente della repubblica dell’Udmurtia, dove Kalashnikov viveva. L’AK-47, nome composto dalle parole ‘Avtomat Kalashnikov’ e dall’anno in cui venne messo in produzione, viene utilizzato da eserciti, guerriglieri e terroristi in tutto il mondo. Al momento si stima che siano oltre cento milioni gli AK-47 in circolazione. Più volte Kalashnikov ha dichiarato di non sentirsi toccato dal contributo che ha dato alle guerre e ai conflitti nel mondo. “Dormo bene. Sono i politici quelli da biasimare perché non si trova un accordo e si ricorre alla violenza”, disse nel 2007.

Sebbene non sia noto per la sua precisione, la resistenza e la semplicità dell’AK-47 sono esemplari: continua infatti a funzionare anche se pieno di acqua o sabbia, condizioni che provoca invece l’inceppamento di armi più sofisticate come l’M-16 statunitense. “Durante la guerra del Vietnam, i soldati americani spesso abbandonavano gli M-16 per prendere ai vietnamiti uccisi i loro AK-47 e le munizioni”, disse Kalashnikov nel luglio 2007, durante una cerimonia per il 60esimo anniversario del suo fucile. L’adattabilità dell’arma ai conflitti nella giungla e nel deserto la resero quasi perfetta per gli insorti del terzo mondo appoggiati dall’Unione Sovietica, che non solo esportava il fucile, me ne concesse la licenza di produzione in circa 30 Paesi. Lo status dell’arma è talmente celebrato dai rivoluzionari e dai movimenti di liberazione nazionale nel mondo che sulla bandiera del Mozambico è raffigurato un AK-47. Kalashnikov si unì all’Armata rossa nel 1938, mostrando subito le sue doti meccaniche mettendo a punto varie modifiche per i carri armati sovietici.

Nel corso della convalescenza dopo essere stato ferito nel 1941 nella battaglia di Bryansk contro i nazisti, Kalashnikov iniziò a pensare ai fucili automatici che aveva visto in dotazione ai tedeschi, creando una personale versione dell’arma nel 1947 (da qui il nome). “È colpa dei nazisti se sono diventato un progettista di armi, io ho sempre voluto costruire macchinari agricoli”, disse Kalashnikov. Nel 2007 il presidente Vladimir Putin lo elogiò affermando che “il fucile Kalashnikov è un simbolo del genio creativo del nostro popolo”. Nel corso della sua carriera, il progettista venne decorato con diversi riconoscimenti, come quello di eroe del lavoro socialista e il premio Stalin. Tuttavia, non essendo state brevettate, le sue invenzioni non lo resero ricco.

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