Londra, prosciolte le cameriere italiane di Nigella Lawson

Londra (Regno Unito), 20 dic. (LaPresse/AP) – Le ex assistenti della chef Nigella Lawson, le sorelle italiane Elisabetta e Francesca Grillo, sono state prosciolte a Londra dalle accuse di frode. Lo ha stabilito il tribunale di Isleworth Crown Court. Le sorelle erano accusate di aver utilizzato impropriamente le carte di credito consegnate loro da Lawson e dall’ex marito, Charles Saatchi, per spese legate alla casa. Le spese illecite che erano loro state imputate ammontavano a 685mila sterline in abiti costosi, accessori, stanze in alberghi di lusso. Il processo per frode, tuttavia, è stato spesso messo in ombra dalle rivelazioni sulla vita domestica della chef e dell’ex marito, che hanno divorziato a luglio dopo che fu diffusa una fotografia che mostrava l’uomo stringere la gola di Lawson fuori da un ristorante londinese.

I legali della Difesa avevano sostenuto che Lawson avesse approvato le maxi spese delle sorelle, in cambio del silenzio sul suo utilizzo di droga. La chef ha accusato l’ex marito, collezionista d’arte multimilionario, di aver diffuso i pettegolezzi sulla sua dipendenza dalle droghe per danneggiare la sua immagine. Ha ammesso di aver assunto cocaina, ma ha fermamente negato di essere una utilizzatrice frequente o dipendente, affermando che il suo uso di droga nel 2010 derivasse dal “terrorismo intimo” da parte di Saatchi e dalle solitudine e paura legate al matrimonio infelice con lui. Scotland Yard ha fatto sapere oggi che non indagherà sul presunto uso di cocaina. Le due sorelle calabresi, la 41enne Elisabetta e la 35enne Francesca, non erano in aula quando la sentenza è stata letta. L’avvocato della prima, Anthony Metzer, ha dichiarato che la sua cliente è “sollevata” e “sta piangendo tutte le sue lacrime”.