Scontri Seleka-pro Bozizé a Bangui. Atteso ok su invio soldati Francia

Bangui (Repubblica Centrafricana), 5 dic. (LaPresse/AP) – Pesanti scontri a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, tra combattenti della coalizione Seleka, responsabili del golpe di marzo scorso, e cristiani, sostenitori del presidente deposto François Bozizé. Intanto, oggi il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite voterà oggi su una risoluzione proposta dalla Francia, con cui Parigi invierà altri 1.200 soldati oltre ai 600 già presenti nel Paese. Nel Paese la forza panafricana Misca ha ora 2.500 soldati, che dovranno arrivare a 3.500. Il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, giorni fa ha definito la Repubblica Centrafricana un Paese “sull’orlo del genocidio”.

Un corrispondente di Associated Press a Bangui ha riferito che i combattimenti sono iniziati intorno alle 6 di stamattina. La Repubblica Centrafricana è controllata da marzo da una coalizione di gruppi ribelli provenienti dal nord, nota come Seleka. I combattenti sono accusati di aver commesso numerosi abusi dei diritti umani e la situazione di instabilità ha portato alla creazione di milizie di vigilantes note come ‘anti balaka’, ossia ‘anti machete’. Il capo dei ribelli, Michel Djotodia, si è autoproclamato presidente del Paese e a settembre ha sciolto ufficialmente Seleka, ma molti combattenti hanno rifiutato di consegnare le armi e controllano di fatto il Paese.

Gli ultimi disordini arrivano a poche ore dal voto del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, che dovrebbe approvare il dispiegamento nella Repubblica Centrafricana di una forza guidata dall’Unione africana (Ua) per un anno, con l’obiettivo di proteggere i civili e ripristinare la sicurezza e l’ordine. La forza dovrebbe sostituire una missione di peacekeeping regionale, la cui presenza è stata limitata alla capitale e ad alcune città nel nord. La risoluzione, proposta dalla Francia, autorizzerebbe Parigi per un periodo limitato “ad adottare tutte le misure necessarie” per sostenere la forza dell’Ua nota come Misca, i cui soldati dovrebbero aumentare da 2.500 a 3.500.

L’intervento militare sarà lanciato rapidamente, dopo l’approvazione del Consiglio di sicurezza Onu, ha detto Fabius in un’intervista all’emittente Bfm-Tv, aggiungendo che circa 1.200 militari di Parigi parteciperanno all’operazione. Attualmente circa 600 militari francesi sono dispiegati nella Repubblica Centrafricana. Il presidente francese François Hollande, ha riferito Fabius, lancerà l’operazione ufficialmente entro pochi giorni.