Bali (Indonesia), 4 dic. (LaPresse/AP) – Si riducono le prospettive di una svolta nei negoziati sul commercio globale alla conferenza ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) in corso a Bali, in Indonesia, dopo che l’India ha rifiutato di cedere in merito ai sussidi alimentari. “L’agricoltura sostiene milioni di agricoltori di sussistenza, i loro interessi devono essere garantiti e per l’India la sicurezza alimentare non è negoziabile”, ha dichiarato il ministro del Commercio indiano, Anand Sharma.
Il governo di Nuova Delhi si oppone a un provvedimento che metterebbe a rischio i sussidi per i cereali ai sensi di una politica mirata a sostenere i cittadini più poveri. Il commissario europeo al Commercio, Karel De Gucht, ha auspicato che le preoccupazioni dell’India non impediscano di raggiungere un accordo. “Dovrebbe essere possibile trovare una soluzione a questo ultimo punto critico, a patto che tutti dimostrino la flessibilità necessaria”, ha affermato De Gucht. I negoziatori sperano di raggiungere un accordo che possa aumentare il commercio globale di mille miliardi di dollari, altrimenti c’è il rischio che Wto perda il suo ruolo di rilievo dopo un decennio di impasse.
L’accordo dovrebbe costringere tutti i Paesi, ricchi e poveri, a seguire le stesse regole commerciali. Con meno barriere, beni e servizi di tutti i tipi dovrebbero diventare più accessibili, permettendo la creazione di posti di lavoro e di nuove opportunità imprenditoriali. Wto stima che l’allentamento delle barriere commerciali aumenterebbe il commercio mondiale complessivamente a 23mila miliardi di dollari, dagli attuali 22mila miliardi. I critici affermando tuttavia che le nuove regole potrebbero impedire ai Paesi di stabilire le loro priorità in settori come protezione dell’ambiente, diritti dei lavoratori e sicurezza alimentare. Inoltre, secondo gli oppositori, un’improvvisa riduzione delle tariffe di importazione potrebbe portare alla scomparsa di alcune industrie, causando la perdita di posti di lavoro sia in Paesi poveri che ricchi.
Il rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti, Michael Froman, ha chiesto ai 159 membri del Wto di superare le divergenze e trovare un accordo. “Non dobbiamo – ha dichiarato – edulcorare la realtà: lasciare Bali senza un accordo sarebbe un colpo debilitante per l’organizzazione come forum di negoziati multilaterali. Se questo succederà, la triste verità è che la perdita sarà sentita in maniera più pesante dai membri che meno se lo possono permettere”.