Bangkok (Thailandia), 4 dic. (LaPresse/AP) – La premier thailandese Yingluck Shinawatra è tornata dopo cinque giorni nei suoi uffici di Bangkok, mentre le proteste che chiedono le sue dimissioni proseguono. È accusata di essere uno strumento nelle mani del fratello, l’ex premier Thaksin Shinawatra, che avrebbe ancora troppa influenza nella politica del Paese dopo essere stato destituito con un colpo di Stato nel 2006. Intanto, la Thailandia si prepara a festeggiare domani l’86esimo compleanno del re Bhumibol Adulyadej, ricorrenza che unisce le diverse anime della nazione. Tanto da spingere i dimostranti a interrompere in parte le loro manifestazioni, per ripulire le strade e piazze che avevano occupato.

Stamane la polizia di Bangkok si è arresa alla carica dei dimostranti che tentavano di entrare nella sede centrale. Gli agenti, dopo brevi tafferugli, hanno aperto i portoni del complesso e consentito ai manifestanti di entrare. Questi, dopo che inizialmente avevano promesso di manifestare pacificamente, avevano rovesciato le barriere di cemento intorno alla struttura e si erano fatti strada verso il quartier generale delle forze dell’ordine. Non è la prima volta che le autorità usano questa strategia per evitare violenze, dopo che ieri hanno permesso alla gente in corteo di entrare nella sede del governo.

Intanto, squadre di dimostranti hanno ripulito le vie del centro e l’area del Monumento alla democrazia, dove erano accampati da oltre una settimana. Hanno ammassato cumuli di spazzatura ai bordi delle strade, per restituire un aspetto di normalità in vista delle cerimonie di domani con cui sarà festeggiato il compleanno del re. Ieri il leader delle proteste, Suthep Thaugsuban, aveva dichiarato che i manifestanti si sarebbero adoperati per migliorare la situazione in vista dei festeggiamenti, ma anche promesso che le proteste poi sarebbero proseguite. Parlando della tregua per i festeggiamenti, Suthep ha annunciato che la “battaglia” riprenderà venerdì.

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