Teheran (Iran), 20 nov. (LaPresse/AP) – La guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato che le pressioni delle sanzioni economiche non forzeranno mai il Paese a concessioni non desiderate. Le dichiarazioni di Khamenei arrivano proprio nel giorno in cui riprendono a Ginevra i colloqui tra l’Iran e i Paesi del gruppo 5+1 sul nucleare iraniano. Parlando davanti ai membri delle forze Basij, Khamenei ha definito Israele un “regime sionista” e “il cane rabbioso della regione”. Parole definite inaccettabili dal presidente francese François Hollande.
NO CONCESSIONI INDESIDERATE. Le pressioni delle sanzioni economiche non forzeranno mai il Paese a concessioni non desiderate. Così la guida suprema iraniana ha commentato i negoziati sul nucleare di Teheran, che riprendono oggi a Ginevra.
ESISTONO LINEE ROSSE. La guida suprema ha dichiarato il suo sostegno ai colloqui, ma ha insistito che ci sono dei limiti alle concessioni che l’Iran farà in cambio dell’alleggerimento delle sanzioni che colpiscono la sua economia. Khamenei non ha fornito ulteriori dettagli nel suo discorso, ma il suo riferimento ai “diritti nucleari” dell’Iran è stata intepretato come un riferimento all’arricchimento dell’uranio. La guida suprema ha dichiarato che non “interferirà nei dettagli dei colloqui”. Tuttavia, Khamenei ha anche dichiarato che l’obbiettivo principale è “la stabilizzazione dei diritti della nazione iraniana, inclusi i diritti nucleari”. ” Ci sono linee rosse. Ci sono dei limiti. Questi limiti devono essere osservati”, ha detto Khamenei. “Lo abbiamo detto alle autorità, e a loro è richiesto di osservare i limiti e non dovrebbero aver paura delle spacconate dei nemici e degli oppositori”.
NO ANIMOSITA’ VERSO POPOLO USA. La Guida suprema ha criticato le politiche del governo statunitense, incluse le minacce di azioni militari, ma ha detto che l’Iran non ha “animosità” verso il popolo americano e vuole relazioni “amichevoli”. “Invece di fare minacce, riparate la vostra economia devastata, in modo che il vostro governo non sia chiuso per 15 o 16 giorni” ha detto poi Khamenei, in un riferimento al recente shutdown del governo Usa. “Pagate i vostri debiti”.
LE PAROLE SU ISRAELE. Israele è un “regime sionista” e “il cane rabbioso della regione”, avrebbe poi detto Khamenei alle forze Basij.
HOLLANDE: INACCETTABILE. I commenti del leader supremo dell’Iran su Israele sono “inaccettabili” e complicano i colloqui tra la Repubblica Islamica e il gruppo 5+1 sul programma nucleare di Teheran. Questa la reazione del presidente francese François Hollande, riportate dalla portavoce del governo di Parigi, Najat Vallaud-Belkacem. L’esecutivo francese, ha riferito Vallaud-Belkacem, ha discusso del dossier iraniano in vista della ripresa dei negoziati a Ginevra. La Francia, ha sottolineato la portavoce, spera ancora che sia possibile raggiungere un accordo e la sua posizione non è cambiata.
OGGI RIPRENDONO I COLLOQUI. Oggi intanto riprendono i colloqui sul nucleare iraniano tra l’Iran e le potenze del gruppo 5 + 1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Regno Unito, Francia e Germania). Ieri il primo ministro britannico, David Cameron, ha telefonato al presidente iraniano, Hassan Rohani. Lo ha reso noto l’ufficio di Cameron, sottolineando che è la prima volta da oltre 10 anni che un premier britannico chiama il presidente dell’Iran.