Copenaghen (Danimarca), 19 nov. (LaPresse/AP) – Un giovane poeta è stato aggredito in Danimarca per avere criticato nei suoi scritti la comunità musulmana del Paese. Il protagonista è Yahya Hassan, poeta danese 18enne di origini palestinesi, che è stato picchiato ieri sera in una stazione ferroviaria di Copenaghen, riportando una ferita alla testa. Un portavoce della polizia, Ove Bundgaard Larsen, ha fatto sapere che un uomo condannato precedentemente per accuse di terrorismo ha confessato oggi in tribunale: si tratta del 24enne Isaac Meyer, noto anche come Abdul Basit Abu Lifa, cittadino danese di origini palestinesi condannato nel 2007 a sette anni di carcere per il suo ruolo in un complotto mirato a organizzare un attentato terroristico in Europa. Meyer, rilasciato nel 2010, rimarrà in custodia per 13 giorni con l’accusa di aggressione. Se sarà condannato, rischierà una pena massima di tre anni di prigione.

Intanto Hassan, che nella sua poesia critica una cultura di ipocrisia della comunità musulmana in Danimarca, ha espresso indignazione su Facebook. “Non si può parlare liberamente senza essere attaccati?”, chiede. Nei suoi scritti il ragazzo punta il dito contro i genitori e la loro generazione, affermando che per colpa loro ha lasciato la scuola e ha commesso alcuni reati di piccola entità. Hassan ha anche criticato la comunità musulmana per frodi legate ai sussidi sociali, per episodi di violenza nei confronti dei figli e per la mancata integrazione nella società danese.

Finora sono state vendute 17mila copie della sua raccolta ‘Yahya Hassan’, uscita nelle librerie lo scorso 17 ottobre. Secondo dati forniti da esponenti del settore, le raccolte di poesie vendono di solito in Danimarca meno di 500 copie. Hassan ha ricevuto numerose minacce di morte e gode della protezione della polizia durante eventi pubblici.

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