Cipro, restituite 173 opere sacre rubate da chiese ortodosse nel nord

Nicosia (Cipro), 12 nov. (LaPresse/AP) – Decine di icone, affreschi e mosaici rubati nella parte turca di Cipro e ritrovati in Germania sono stati restituiti durante una cerimonia ufficiale sull’isola. Si tratta della più grande refurtiva di opere sacre cipriote mai ritornate nel Paese; ne fanno parte 173 oggetti rubati da chiese ortodosse e maronite nella parte settentrionale dell’isola, tra cui frammenti di un mosaico che risale a 1.500 anni fa e raffigura San Tommaso e affreschi di altri santi, risalenti a 1.110 anni fa. Tra le opere restituite ci sono anche icone del XIV secolo della Vergine Maria della Misericordia del monastero di san Giovanni Crisostomo del villaggio di Koutsoventis.

“La Chiesa di Cipro è felice che dopo 40 anni così tanti tesori rubati siano tornati a casa, in patria”, ha detto l’arcivescovo Chrysostomos II, metropolita della Chiesa ortodossa sull’isola. Chrysostomos ha ringraziato il papa emerito Benedetto XVI dell’aiuto nell’organizzazione del rimpatrio delle opere, ritrovate nel 1997 in un raid nell’appartamento di un commerciante d’arte turco, Aydin Dikmen, a Monaco di Baviera, in Germania. Il tesoro era rimasto in custodia delle autorità tedesche finché, al termine di una lunga battaglia legale, ne è stata confermata l’appartenenza alla Chiesa cipriota. Ora le opere saranno esposte al pubblico e successivamente sottoposte a lavori di restauro nel Museo bizantino presso l’arcivescovado di Nicosia.

Il ministro delle Comunicazioni cipriota, Tasos Mitsopoulos, ha spiegato che molti oggetti sono stati gravemente danneggiati perché, dopo averli rimossi, i ladri li tagliarono in pezzi più piccoli facili da trasportare. L’obiettivo, ha detto Chrysostomos, è che tutte le opere d’arte vengano restituite ai luoghi di culto nel nord, non appena sarà raggiunta una soluzione politica della divisione dell’isola.