Damasco (Siria), 1 nov. (LaPresse/AP) – L’esercito di Damasco ha ripreso il controllo della città strategica di Safira, nel nord della Siria, ritenuta sede di una struttura per la produzione e di siti di stoccaggio di armi chimiche e probabilmente uno dei luoghi cui l’Opac non ha potuto accedere. Lo riportano la televisione di Stato e gli attivisti, che confermano che i ribelli si sono ritirati nella notte dopo pesanti attacchi. La città è sede da tre settimane di intensi combattimenti, in cui l’esercito governativo ha tentato di cacciare i ribelli, che controllavano l’area da oltre un anno. Sebbene la notizia non sia confermata, si ritiene che Safira sia uno dei due siti che gli ispettori dell’Osservatorio per la proibizione delle armi chimiche (Opac) non hanno potuto visitare a causa delle preoccupazioni per la sicurezza. La località è anche strategica come via di rifornimento per le forze fedeli a Bashar Assad nella città di Aleppo.