Istanbul (Turchia), 29 ott. (LaPresse/AP) – È stato inaugurato a Istanbul il tunnel ferroviario ‘Marmaray’ sotto il Bosforo, che collega la parte europea e quella asiatica della città. Nel giorno in cui la Turchia celebra il 90esimo anniversario della fondazione della Repubblica, istituita nel 1923 da Mustafa Kemal Ataturk, la cerimonia di avvio della grande infrastruttura si è tenuta alla presenza del primo ministro Recep Tayyip Erdogan, che ha commentato: “Mi auguro nel nome di Dio che il Marmaray che stiamo inaugurando sarà un beneficio per la nostra Istanbul, il nostro Paese e tutta l’umanità”. Presente anche il premier del Giappone, Shinzo Abe, visto che il suo Paese ha partecipato in modo consistente alla costruzione e al finanziamento del progetto del tunnel.

Si tratta del tunnel sommerso di questo tipo più profondo del mondo: la galleria è lunga 13,5 chilometri, di cui 1,4 corrono appunto sotto il Bosforo a 55 chilometri di profondità. Le stime più ottimistiche delle autorità prevedono che potrebbe trasportare 1,5 milioni di passeggeri al giorno, contribuendo a decongestionare il traffico cronico di Istanbul soprattutto sui due ponti che attualmente collegano Asia ed Europa.

L’idea di realizzare un tunnel sotto il Bosforo fu proposta in realtà circa 150 anni fa dal sultano ottomano Abdulmejid. Uno dei suoi successori, Abdulhamid, ottenne i progetti degli architetti nel 1891, ma l’opera non fu mai realizzata. Il piano attuale invece, una delle tante grandi infrastrutture volute da Erdogan e ampiamente contestate, fu avviato nel 2005. Inizialmente la scadenza fissata per la realizzazione di Marmaray era il 2009, ma i lavori sono stati ritardati da numerosi ritrovamenti archeologici di rilievo, emersi non appena gli operai hanno cominciato a scavare. Tra questi un antico porto bizantino del IV secolo.

La realizzazione della galleria sotto il Bosforo ha sollevato timori legati alla sua tenuta in caso di terremoti dal momento che si trova in una regione ad alta attività sismica. Ma il ministro turco dei Trasporti, Binali Yildirim, ha definito il tunnel “il luogo più sicuro di Istanbul”, assicurando che è progettato per resistere a un sisma di magnitudo 9.0.

Il tunnel ferroviario sotto il Bosforo è solo uno dei progetti di infrastrutture di grandi proporzioni voluti dal premier Erdogan sotto il suo mandato. Tra gli altri ci sono un’altra galleria sotto il Bosforo, attualmente in costruzione e che sarà destinata alle macchine, un terzo ponte sullo stretto del Bosforo, la realizzazione dell’aeroporto più grande del mondo a Istanbul e di un canale parallelo al Bosforo. Spingendo questi piani il governo ha attirato su di sé le accuse di volere portare avanti cambiamenti in città senza consultazioni pubbliche, il che è alimentato l’ondata di proteste scoppiata nel Paese a maggio.

Allora il motivo scatenante del via alle proteste fu il piano di abbattere 600 alberi a Gezi Park a Istanbul nell’ambito di un piano di riammodernamento di piazza Taksim. Le manifestazioni cominciarono il 27 maggio e, dopo un violento intervento della polizia per disperdere il sit-in con lacrimogeni e cannoni ad acqua, il 31 maggio le proteste si trasformarono in cortei contro il governo e si estesero a diverse città del Paese, tra cui Ankara e Smirne. Dura la repressione della polizia, che provocò la morte di diversi manifestanti.

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