Il Cairo (Egitto), 20 ott. (LaPresse/AP) – Secondo giorno consecutivo di scontri in Egitto all’università Al-Azhar, il principale centro di studi dell’islam sunnita. I poliziotti in tenuta anti-sommossa hanno lanciato lacrimogeni per disperdere i sostenitori del presidente egiziano deposto Mohammed Morsi, che avevano interrotto una delle strade principali del Cairo, davanti all’università. Molti dei sostenitori dei Fratelli musulmani sono studenti di Al-Azhar. Le proteste giungono mentre è in corso un acceso dibattito su una nuova legge che imporrebbe restrizioni ai manifestanti, con pesanti multe e rischio di finire in prigione per chi viola le regole.
La protesta degli studenti era iniziata con una marcia all’interno del campus, dove i manifestanti hanno lanciato pietre contro gli uffici dell’amministratore, mandando in frantumi le finestre e rompendo le porte, spiega Ibrahim el-Houdhoud, vice capo dell’università. Parlando con il canale satellitare Al-Jazeera Mubashir Misr ha detto di aver avvertito i dimostranti di non lasciare il campus per evitare di scontrarsi con le forze di sicurezza. Ma il gruppo ha ignorato l’avvertimento, uscendo dai cancelli principali per tenere “preghiere per i morti”, in onore degli studenti uccisi negli scontri di luglio tra forze di sicurezza e manifestanti.