Londra (Regno Unito), 17 ott. (LaPresse/AP) – Uno scienziato britannico potrebbe aver risolto il mistero dello Yeti, la creatura leggendaria delle nevi: a suo parere si tratterebbe di un discendente di un orso polare vissuto decine di migliaia di anni fa. Bryan Sykes, professore di genetica dell’Università di Oxford, ha analizzato il Dna dei peli di due animali sconosciuti, trovati sull’Himalaya, confrontandolo con un database di genomi animali. Lo scienziato ha scoperto che i campioni hanno la stessa impronta genetica della mandibola di un antico orso polare trovata in Norvegia e risalente ad almeno 40mila anni fa. I test, afferma Sykes, dimostrano che le creature non erano legate ai moderni orsi bruni himalayani, ma che invece discendevano direttamente dall’animale preistorico. “Potrebbe essere una nuova specie, potrebbe essere un ibrido” tra orsi polari e orsi bruni, ha spiegato l’esperto, aggiungendo: “La prossima cosa da fare è andare e trovarne uno”.
L’anno scorso Sykes fece appello a musei, scienziati e appassionati dello Yeti in tutto il mondo affinché condividessero con lui campioni di peli che si credeva provenissero dalla misteriosa creatura. Uno dei peli analizzati fu prelevato da un presunta mummia dello Yeti trovata nella regione indiana di Ladakh da un alpinista francese 40 anni fa. L’altro era un pelo singolo trovato una decina di anni fa in Bhutan. Il fatto che i due peli sono stati trovati così recentemente e in luoghi così distanti, afferma Sykes, suggerisce che i membri della specie siano ancora vivi. Secondo Tom Gilbert, esperto in antichi genomi del Museo della storia nazionale della Danimarca, non coinvolto nella ricerca, le conclusioni del team dello scienziato britannico sono “una spiegazione ragionevole” degli avvistamenti dello ‘Abominevole uomo delle nevi’ sull’Himalaya.