Kabul (Afghanistan), 15 ott. (LaPresse/AP) – Una bomba esplosa all’inteno di una moschea nell’est dell’Afghanistan ha provocato la morte del governatore della provincia di Logar, Arsallah Jamal. L’attentato è avvenuto mentre quest’ultimo stava tenendo un discorso in occasione della festività islamica di Id al-Adha nella principale moschea della capitale provinciale Puli Alam. Il vice capo provinciale della polizia, Rais Khan Abbul Rahimzai, spiega che l’esplosione ha anche ferito 15 persone, di cui cinque in modo critico.
Jamal, 47 anni, era un consulente del presidente Hamid Karzai e nel corso della campagna elettorale per le elezioni, nel 2009, aveva lavorato con lui. In precedenza, prima di prendere l’incarico a Logar ad aprile, era stato governatore della provincia orientale di Khost. Obiettivo di alto profilo, era già scampato in passato a una serie di tentati omicidi. L’esplosione di oggi è avvenuta mentre Jamal stava parlando all’interno della moschea ai fedeli riuniti e sembra che l’ordigno sia stato installato nel microfono nella parte frontale dell’edificio, spiegano due funzionari, parlando a condizione di anonimato.
Jamal di recente è caduto sotto i riflettori, in seguito alla sue rivelazioni secondo cui un comandante dei talebani pakistani è stato preso in custodia dalle forze Usa proprio nella provincia di Logar il 5 ottobre scorso. I funzionari Usa hanno poi confermato che l’uomo, Latif Mehsud, leader del gruppo Tehrik-e-Taliban, è stato catturato dalle forze americane nel corso di un’operazione militare. In quel momento, Jamal disse ad Associated Press che Mehsud era stato fermato mentre stava guidando su un’importante strada del distretto di Mohammad Agha.