Bucarest (Romania), 13 ott. (LaPresse/AP) – Migliaia di persone stanno bloccando una delle strade principali nel centro di Bucarest, in Romania, per protestare contro i piani di costruzione di quella che diventerebbe la miniera d’oro più grande d’Europa. Si tratta della miniera che la società canadese Gabriel Resources sta provando a realizzare da 14 anni nella città di Rosia Montana, nel nordovest della Romania. Le proteste sono cominciate il 27 agosto scorso, quando il governo ha mandato al Parlamento una legge per il sostegno al controverso progetto e il Parlamento dovrà votare nelle prossime settimane per decidere se dare o meno il proprio appoggio.
PROTESTE A BUCAREST E IN ALTRE CITTA’. ‘Il vostro tradimento si misura in oro’, gridavano i manifestanti passando davanti alla sede del governo a Bucarest. Cortei si sono tenuti anche in altre città, compresa quella di Cluj, dove migliaia di persone hanno sfilato per chiedere di inserire nella lista dei luoghi patrimonio dell’Unesco il sito in cui dovrebbe essere realizzata la miniera a cielo aperto.
IL PROGETTO DELLA MINIERA. La zona di Rosia Montana è stata sfruttata per i metalli preziosi fin dai tempi dei Romani, ma i lavori si si sono fermati qualche anno fa. L’approccio della società canadese prevedrebbe di esaurire tutte le riserve di oro e argento in circa 20 anni. Si pensa che la miniera contenga 314 tonnellate di oro e 1.500 di argento.
I CONTRARI. Chi si oppone alla realizzazione della miniera sottolinea che i piani prevedano l’uso del cianuro nel processo di estrazione, mentre altri evidenziano che la Romania guadagnerebbe troppo poco dall’apertura della cava, per la quale dovrebbero essere rase al suolo quattro montagne.
I FAVOREVOLI. Dall’altra parte i sostenitori della miniera di Rosia Montana puntano sul fatto che il progetto creerebbe posti di lavoro e garantirebbe investimenti esteri vitali per un’area in difficoltà.
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