Washington (Usa), 2 ott. (LaPresse/AP) – Lo shutdown del governo federale Usa riduce in maniera grave la capacità delle agenzie di intelligence di proteggere il Paese dalle minacce per la sicurezza. Lo ha detto il direttore dell’intelligence nazionale, James R. Clapper, affermando che “il rischio è del 75% più grave rispetto a ieri”. Clapper, che ha testimoniato davanti alla commissione Giustizia del Senato, ha dichiarato che “il pericolo crescerà col tempo; i danni saranno insidiosi e ogni giorni che passa i rischi aumenteranno”. L’ufficiale ha spiegato di avere cercato di mantenere al lavoro abbastanza dipendenti per proteggere la nazione da “rischi imminenti per la vita o per la proprietà”. Clapper ha avvertito infine che lo shutdown potrebbe rendere alcuni ufficiali dell’intelligence vulnerabili al tradimento. “È un mondo dei sogni per i servizi dell’intelligence stranieri che vogliono reclutarli”, ha affermato, sottolineando che ciò avviene anche mentre i dipendenti, alcuni dei quali sono già stati messi in congedo a causa dei tagli automatici alla spesa entrati in vigore a marzo scorso, “avranno problemi finanziari ancora più gravi”.