Cambogia, opposizione boicotta apertura Parlamento per accuse brogli

Phnom Penh (Cambogia), 23 set. (LaPresse/AP) – Come aveva annunciato, l’opposizione in Cambogia ha boicottato l’inaugurazione del Parlamento a causa delle polemiche sui presunti brogli nelle elezioni di luglio scorso. Alla sessione di oggi erano presenti 68 deputati del Partito popolare cambogiano, al governo, mentre erano assenti i 55 parlamentari dell’opposizione. Intorno alla sede dell’assemblea è stata rafforzata la presenza delle forze di sicurezza. Per domani è prevista l’elezione del primo ministro, ma il voto è per lo più una formalità e la rielezione dell’attuale premier, il 61enne Hun Sen, è data per scontata. Arrivato oggi in aula insieme ad altri deputati, il primo ministro non ha commentato il boicottaggio dell’opposizione. Il Partito della salvezza nazionale della Cambogia, all’opposizione, sostiene di aver perso le ultime elezioni a causa di brogli e ha chiesto che una commissione indipendente indaghi sui risultati del voto del 28 luglio scorso.

Il governo ha respinto la richiesta e il re Norodom Sihamoni ha chiesto all’opposizione di partecipare ai lavori del Parlamento. Intanto l’opposizione ha organizzato una cerimonia simbolica nel tempio di Angkor Wat, a Siem Reap, lontano dalla capitale, dove i deputati hanno giurato di non prendere parte ai lavori del governo finché non sarà fatta giustizia. La settimana scorsa Hun Sen e il leader dell’opposizione, Sam Rainsy, hanno tenuto colloqui e hanno concordato di cercare una soluzione non violenta alla crisi politica.