Gerusalemme, 21 set. (LaPresse/AP) – L’agenzia di intelligence israeliana Shin Bet riporta che un soldato israeliano è stato rapito e ucciso da palestinesi in Cisgiordania. Secondo quanto riferisce Shin Bet un uomo palestinese ha attirato con l’inganno il militare israeliano in un villaggio della Cisgiordania, dove l’ha ucciso. Il corpo è stato ritrovato questa mattina in un pozzo, in un villaggio vicino alla città di Qalqiliya. La famiglia del militare è stata informata. L’episodio rischia di minare gli sforzi per i colloqui di pace tra israeliani e palestinesi, ripresi a luglio dopo uno stallo durato quasi cinque anni.
Secondo l’agenzia di intelligence israeliana il palestinese Nidal Amar, 42 anni, ha attirato il soldato Tomer Hazan, 20 anni, nel villaggio in Cisgordania con l’intenzione di ucciderlo e proporre lo scambio del corpo con suo fratello, attualmente in carcere. Il soldato israeliano proveniva da Bat Yam. Il palestinese, secondo quanto riferito da Shin Bet, è stato arrestato e ha confessato l’omicidio. Il soldato risultava scomparso da ieri e le forze israeliane avevano cominciato a cercarlo. La ricerca ha portato i soldati a Nidal Amar, del villaggio di Beit Amin, vicino alla città di Qalqiliya nella Cisgiordania del nord. Amar conosceva il soldato perchè avevano lavorato insieme in un ristorante nella città costiera di Bat Yam nel centro di Israele, secondo Shin Bet.
L’agenzia di intelligence ha aggiunto che il palestinese ha riferito di aver fatto salire il soldato su un taxi ieri dopo averlo convinto ad accettare un passaggio. Dopo aver convinto il soldato a seguirlo, Amar lo ha portato in un campo aperto, lo ha ucciso e ha nascosto il suo corpo in un pozzo, secondo quanto riferito da Shin Bet. Le forze israeliane sono entrate nella casa di Amar sulla base di informazioni dell’intelligence, e hanno interrogato lui e suo fratello. Shin Bet ha riferito che Amar ha confessato di avere l’intenzione di scambiare il corpo del soldato con un altro suo fratello, che si trova in una prigione israeliana dal 2003 per il suo ruolo in diversi attacchi terroristici.