Washington (Usa), 13 set. (LaPresse/AP) – Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è disposto a rinunciare al riferimento all’uso della forza nella risoluzione Onu sulla Siria e sulle sue armi chimiche, visto che la Russia porrebbe il veto e si arriverebbe a un nuovo stallo in Consiglio di sicurezza. La via verso l’approvazione di una risoluzione di condanna delle violenze nella guerra civile siriana sembra quindi più praticabile. A farlo sapere sono alcuni funzionari statunitensi a conoscenza degli sviluppi, che precisano tuttavia Obama manterrà comunque l’autorità di lanciare un attacco Usa contro Damasco. Ieri, intanto, Obama si è detto fiducioso nei negoziati condotti dal segretario di Stato Usa John Kerry, aggiungendo che l’eventuale accordo che sarà raggiunto dovrà essere “verificabile e applicabile”.
Oggi Kerry incontrerà di nuovo a Ginevra l’omologo russo Sergey Lavrov, nell’ambito dei colloqui che proseguono da giovedì e a cui ha partecipato anche l’inviato speciale di Onu e Lega araba per la Siria, Lakhdar Brahimi. Fonti ufficiali statunitensi hanno fatto sapere che gli incontri sono a un “punto cruciale”, mentre Kerry e Lavrov hanno fatto trapelare poco su contenuti e progressi. Le fonti hanno riferito però che alcuni progressi sono stati compiuti sulla questione dell’inventario delle scorte di armi chimiche di Damasco e che le divergenze sulla stima della loro quantità si sono in parte appianate. Il segretario di Stato Usa ha annunciato inoltre che è stato trovato l’accordo per un incontro intorno al 28 settembre, a margine degli incontri dell’Assemblea generale Onu a New York.
E c’è attesa per il rapporto stilato dagli ispettori Onu sull’uso di armi chimiche il 21 agosto nell’attacco vicino a Damasco, che sarà presentato nel fine settimana al segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon. Ad annunciarlo è stato ieri il capo del team di esperti, Ake Sellstrom. In seguito fonti diplomatiche all’Onu hanno rivelato che Ban presenterà a sua volta le conclusioni lunedì al Consiglio di sicurezza. Gli ispettori hanno ricevuto il mandato di determinare se armi chimiche siano state utilizzate nell’attacco, ma secondo alcune fonti potrebbero anche dare informazioni sui responsabili del loro utilizzo.
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