Washington (Usa), 11 set. (LaPresse/AP) – “È un onore essere con voi di nuovo per ricordare la tragedia” di 12 anni fa, “per onorare la grandezza di coloro che hanno risposto e per stare con coloro che ancora soffrono e fornire loro qualche forma di conforto”. Così, commosso e in lacrime, il presidente Usa Barack Obama, parlando in occasione del 12esimo anniversario degli attentati dell’11 settembre, in una cerimonia al Pentagono, a Washington. “Insieme – ha aggiunto – ci fermiamo e rendiamo grazie umilmente come famiglie e come nazione”.
Obama aveva prima osservato un minuto di silenzio con la moglie Michelle, il vice presidente Joe Biden e la moglie di quest’ultimo Jill, alla Casa Bianca alle 8.46, ora esatta del primo schianto di un aereo contro le Torri gemelle. Quindi si è spostato al memoriale del Pentagono. “A volte – ha proseguito il presidente – la forza è necessaria, ma la forza da sola non basta per costruire il mondo che vogliamo, dobbiamo avere fiducia nei valori dell’America che non dobbiamo mai perdere”. Obama ha quindi ricordato le vittime dell’attacco contro il consolato Usa di Bengasi, in Libia, avvenuto esattamente un anno fa. Nell’attacco morirono l’ambasciatore Chris Stevens e altri tre statunitensi. Il Paese, ha detto il numero della Casa Bianca, deve pregare per coloro che hanno “servito in posti pericolosi”.