Mosca (Russia), 10 set. (LaPresse/AP) – La Russia preparando un piano dettagliato della proposta che la Siria metta le armi chimiche sotto il controllo internazionale per poi procedere alla loro distruzione. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, precisando che il piano sarà presentato a breve e Mosca sarà allora pronta a metterlo a punto con il segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, e con l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac).
Il tutto era partito ieri da alcune dichiarazioni del segretario di Stato americano, John Kerry. Parlando da Londra, il capo della diplomazia americana aveva suggerito l’idea che la Siria potesse evitare un potenziale attacco di Washington mettendo le sue armi chimiche sotto il controllo internazionale. Assad consegni “ogni singolo pezzo” del suo arsenale di armi chimiche alla comunità internazionale entro una settimana e la crisi potrebbe risolversi. Pare che quella di Kerry fosse una proposta detta su due piedi, tanto che il dipartimento di Stato si era affrettato in serata a precisare che si trattava di un’affermazione retorica. Ma subito dopo la Russia, alleato di Damasco, aveva fatto sua l’idea, ipotizzando di mettere le armi chimiche sotto il controllo internazionale per poi distruggerle. A questa ipotesi si era detto favorevole sempre ieri il ministro degli Esteri siriano, Walid al-Moallem, che non aveva però fornito altri dettagli. E la proposta era stata accolta con favore anche dal segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon. In una delle sei interviste a Barack Obama diffuse stanotte da altrettante emittenti americane, il presidente degli Stati Uniti ha definito la proposta di Mosca “uno sviluppo potenzialmente positivo”, mostrandosi scettico sul reale impegno di Damasco ma assicurando che fermerebbe un attacco militare se le scorte di armi chimiche della Siria venissero messe al sicuro con successo.