Siria, Ban Ki-moon: Attacco può scatenare ulteriore violenza

New York (New York, Usa), 3 set. (LaPresse/AP) – Una azione militare guidata dagli Stati Uniti in risposta al presunto uso di armi chimiche in Siria potrebbe scatenare ulteriore violenza nel Paese. Lo ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, che ha invitato il “Consiglio di sicurezza a essere unito, se dovessero emergere le prove” dell’utilizzo di gas, nell’attacco del 21 agosto alla periferia di Damasco. Gli osservatori Onu sono stati inviati nel Paese per raccogliere campioni ed elementi da analizzare, per stabilire con certezza se le armi chimiche siano state usate.

Ban ha spiegato che il mandato dell’Onu è questa verifica, non è capire chi le abbia eventualmente usate. Definendo la questione “di dimensioni maggiori della Siria”, il segretario generale ha chiamato l’utilizzo delle armi chimiche, se sarà provato, “un oltraggioso crimine di guerra”. Ha poi precisato che l’Onu sta facendo il possibile per velocizzare il processo di test degli elementi raccolti dagli osservatori in Siria, e che quando i risultati saranno disponibili saranno forniti agli Stati membri.

A proposito del possibile intervento militare, Bah ha anche anche messo in guardia Paesi come Usa e Francia, che valutano simili azioni, che essi sono legali solo se rappresentano una difesa secondo la Carta Onu o se sono approvati dal Consiglio di sicurezza. In precedenza, in Consiglio, Russia e Cina hanno utilizzato il proprio potere di veto per impedire le azioni contro il regime del presidente siriano Bashar Assad.