Baghdad (Iraq), 28 ago. (LaPresse/AP) – Nuova strage in Iraq, dove questa mattina una serie di attentati coordinati in oltre dieci quartieri della capitale Baghdad hanno provocato almeno 58 morti e 180 feriti, come riportano fonti della sicurezza e mediche. Gli attacchi hanno colpito residenti di aree a maggioranza sciita che si stavano recando al lavoro o si trovavano in mercati e luoghi affollati. Secondo quanto riportano quattro funzionari di polizia, gli attacchi sono stati condotti con auto imbottite da esplosivi, bombe e attentatori suicidi che hanno preso di mira parcheggi, mercati fuori porta e ristoranti. Colpito anche un convoglio militare a sud della capitale.
Il quartiere dove sono avvenuti gli attacchi peggiori è quello settentrionale di Kazimiyah, dove sorge un importante santuario sciita. Qui due ordigni sono esplosi in un parcheggio e poi è scoppiata un’autobomba suicida che ha colpito le persone radunatesi dopo i primi scoppi. Nel quartiere hanno perso la vita dieci persone e altre 27 sono rimaste ferite. Un’autobomba parcheggiata è saltata in aria nell’area commerciale del quartiere settentrionale di Shaab, uccidendo nove persone e ferendone 15. Altre autobombe sono esplose nei mercati di Sadr City, dove cinque persone sono morte e altre 20 sono rimaste ferite.
Attacchi simili hanno colpito il quartiere settentrionale di Shula, dove tre persone sono morte e nove sono state ferite; quello sudorientale di Jisr Diyala (otto morti e 22 feriti) e l’area orientale di Nuova Baghdad (tre morti e 12 feriti). Esplosioni si sono registrate anche nei quartieri di Bayaa, Jamila, Hurriyah e Saydiyah, per un totale di 12 vittime. A Mahmoudiyah, a circa 30 chilometri a sud della capitale, un attentatore si è fatto esplodere fuori da un ristorante, uccidendo quattro persone e ferendone 13. A Madain, infine, a 25 chilometri a sudest di Baghdad, una bomba ha colpito una pattuglia di passaggio, uccidendo quattro soldati e ferendone altri sei.
Nessuno ha per ora rivendicato la responsabilità degli attentati, ma hanno il marchio della branca irachena di al-Qaeda, che spesso prende di mira gli sciiti, considerati eretici. Oltre 500 persone persone sono già morte ad agosto in una serie di attentati in Iraq, secondo un conteggio di Associated Press.
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