New York (New York, Usa), 26 ago. (LaPresse/AP) – Un veicolo della squadra di ispettori dell’Onu in Siria incaricato di indagare sul presunto uso di armi chimiche è stato colpito dal fuoco di cecchini. Lo riferisce un portavoce delle Nazioni unite, Martin Nesirky. Non ci sono feriti. Il veicolo è stato “deliberatamente raggiunto da diversi spari di cecchini non idenfiticati” a Damasco, ha spiegato il portavoce, aggiungendo che l’incidente è avvenuto precisamente nella zona cuscinetto che si trova fra l’area in mano ai ribelli e il territorio controllato dal governo. Il team tornerà sul posto non appena avrà sostituito il veicolo.
Circa un’ora prima che il team lasciasse l’hotel in cui risiede a Damasco, diversi colpi di mortaio erano caduti a circa 700 metri dall’albergo e tre persone erano rimaste ferite. Un reporter di Associated Press sul posto riferisce che uno dei colpi di mortaio ha raggiunto una moschea, danneggiando un minareto. Parlando con i giornalisti a Seul, dove si trova in visita, nella notte il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, riferendosi alle indagini sulle armi chimiche, ha detto che “ogni ora è importante e non possiamo permetterci ulteriori ritardi”. “Se provato l’uso di armi chimiche da qualcuno, si tratta di una grave violazione della legge internazionale e di un crimine oltraggioso, non possiamo permettere l’impunità in quello che sembra essere un grave crimine contro l’umanità”, ha aggiunto.