Patna (India), 19 ago. (LaPresse/AP) – Strage di pellegrini induisti in India. Un treno in corsa ha investito un gruppo che era di ritorno dalla preghiera del mattino e si trovava sui binari nella stazione di Dhamara Ghat e il bilancio è di almeno 37 morti e diversi feriti. Subito dopo l’incidente una folla di persone, adirata per l’accaduto, ha costretto il macchinista a scendere e lo ha picchiato, secondo alcuni a morte. Poi sono state date alle fiamme alcune carrozze del convoglio. La gente che protestava, circa cinquemila persone, ha inoltre bloccato i binari, rallentando così le operazioni di soccorso, e ha impedito alla polizia di rimuovere i corpi. Poco fa il primo ministro indiano, Manmohan Singh, ha lanciato un appello alla calma, necessaria per consentire di portare avanti i soccorsi.
TRENO IN CORSA TRAVOLGE PELLEGRINI. L’incidente è avvenuto stamattina nella stazione di Dhamara Ghat, nello Stato indiano orientale di Bihar. Il treno, il Rajya Rani Express, viaggiava ad alta velocità e passando nella stazione ha travolto alcuni pellegrini, uccidendone almeno 37. Secondo il deputato Dinesh Chandra Yadav, i pellegrini stavano attraversando i binari. Diversa invece la versione fornita da un funzionario delle ferrovie, secondo il quale stavano aspettando sui binari convinti di potere fermare il treno. Oggi era l’ultimo giorno di cerimonie di preghiera che si sono tenute per un mese nel tempio Katyayani, un noto luogo di culto induista che si trova vicino Dhamara Ghat, e i pellegrini stavano tornando al termine delle preghiere.
FOLLA PICCHIA CONDUCENTE E INCENDIA TRENO. Immediata la reazione delle persone che hanno assistito all’incidente. Subito dopo l’impatto il treno, che si è fermato poche centinaia di metri più avanti, è stato preso d’assalto da una folla inferocita. Il conducente del convoglio è stato obbligato a scendere e poi picchiato: secondo alcuni sarebbe morto, mentre altri riferiscono che è in ospedale in condizioni critiche. Poi i passeggeri sono stati costretti a scendere e alcuni vagoni sono stati incendiati. I manifestanti hanno inoltre rotto i vetri di altri due treni che si trovavano in stazione. A diverse ore dall’incidente si possono vedere fiamme e fumo nero che si sollevano dai vagoni del treno, che sono stati incendiati dopo l’incidente da una folla inferocita.
MACCHINISTA HA RICEVUTO VIA LIBERA A PASSARE. Stando alla ricostruzione fornita da un funzionario delle ferrovie, il treno non doveva fermarsi a Dhamara Ghat e aveva ricevuto il via libera per passare attraverso la stazione. Il macchinista, accortosi della presenza di persone sui binari, ha attivato i freni di emergenza pochi secondi prima di colpire il gruppo, riferisce uno dei passeggeri.
TESTIMONE: NON HA RALLENTATO ENTRANDO IN STAZIONE. Il testimone, Kumar Ashutosh, sostiene tuttavia che in ogni caso il conducente sia da ritenere in parte responsabile, anche se al convoglio era stato dato il via libera per passare da Dhamara Ghat. “Il macchinista non ha rallentato quando il treno si è avvicinato alla stazione”, racconta, aggiungendo che “ha mantenuto la velocità alta con la quale si stava muovendo per cui è stato difficile per lui fermarsi quando ha realizzato che c’erano persone sui binari”. Pochi secondi prima di colpire il gruppo, prosegue il testimone, il conducente ha attivato i freni di emergenza, e il convoglio si è fermato alcune centinaia di metri più avanti rispetto al luogo dell’impatto.
IN 5MILA BLOCCANO FERROVIE. Le persone che protestavano sono diventate man mano sempre più numerose, arrivando a circa cinquemila, che hanno cominciato a cacciare gli agenti che cercavano di rimuovere i corpi dai binari. I poliziotti che erano di stanza nella stazione sono fuggiti. I binari sono stati inoltre bloccati, impedendo l’arrivo di un treno diretto a Dhamara Ghat per portare soccorsi e vigili del fuoco. Il treno ha dunque dovuto fermarsi ha dovuto fermarsi a Saharsa. Lo Stato di Bihar sta mandando forze aggiuntive nella zona, ma gli spostamenti sono resi difficili appunto dal blocco della stazione. Il traffico ferroviario diretto a Dhamara Ghat è stato sospeso.
L’APPELLO DI SINGH ALLA CALMA. Il primo ministro indiano, Manmohan Singh, ha lanciato un appello alla calma nella zona di Dhamara Ghat, sperando che aiuti a lasciar portare avanti le operazioni di soccorso. Dhamara Ghat si trova circa 280 chilometri a nord di Patna, la capitale dello Stato di Bihar, nell’est dell’India. Ogni giorno sulla rete ferroviaria indiana viaggiano oltre 18,5 milioni di passeggeri su circa 10mila treni.