Beirut (Libano), 9 ago. (LaPresse/AP) – Due piloti della compagnia aerea turca Turkish Airlines sono stati rapiti da sei uomini armati a Beirut, in Libano. Lo riferiscono fonti della sicurezza libanese spiegando che i due uomini, precisamente un pilota e un co-pilota entrambi di nazionalità turca, sono stati sequestrati stamattina mentre viaggiavano a bordo di un van con altri membri dell’equipaggio dall’aeroporto internazionale di Beirut verso un hotel.
SEQUESTRO E RIVENDICAZIONE. Gli aggressori hanno bloccato l’auto su una vecchia strada dell’aeroporto, hanno preso i due piloti dal veicolo e hanno lasciato proseguire tutti gli altri che si trovavano a bordo. L’equipaggio era atterrato all’aeroporto Rafik Hariri di Beirut alle 3.30 di notte con il volo 828 di Turkish Airlines proveniente da Istanbul con 144 persone a bordo, riferiscono fonti libanesi ad Associated Press. Le indagini sono in corso e la strada dove è avvenuto il rapimento è stata bloccata, con diversi posti di blocco della polizia.
LEGAMI CON CONFLITTO IN SIRIA. È probabile che si tratti di un incidente legato al conflitto nella vicina Siria. La Turchia appoggia i ribelli siriani, perlopiù sunniti, mentre gli sciiti libanesi sostengono il regime di Bashar Assad. Uno dei gruppi ribelli in Siria ha attualmente in mano da un anno nove sciiti libanesi. Alcune ore dopo l’azione, il gruppo Zuwaar al-Imam Rida ha rivendicato la responsabilità. I due piloti, si legge in una nota riportata dall’agenzia di stampa statale libanese National News Agency, “saranno rilasciati solo quando torneranno gli ostaggi libanesi in Siria”. Il rappresentante delle famiglie di ostaggi libanesi, nega però ogni collegamento: “Non ci sono relazioni tra il rapimento dei piloti turchi e il caso di ostaggi libanesi in Siria”.
TURCHIA: EVITARE VIAGGI IN LIBANO. “Alla luce dell’attuale situazione, a meno che non ci sia una necessità vitale, sarebbe appropriato per i cittadini evitare di viaggiare in Libano”, ha fatto sapere il ministero degli Esteri turco. “Come sempre facciamo – ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu – stiamo compiendo ogni sforzo per riportare i piloti alle loro famiglie”. Davutoglu fa inoltre sapere di essere in contatto con il primo ministro e altri funzionari del Libano per seguire il caso.