Nairobi (Kenya), 7 ago. (LaPresse/AP) – Un incendio di grandi proporzioni è scoppiato nella hall arrivi dell’aeroporto internazionale Jomo Kenyatta di Nairobi, in Kenya, provocando la chiusura dello scalo e la deviazione di tutti i voli in arrivo. L’autorità aeroportuale del Kenya ha fatto sapere che lo scalo resterà chiuso fino a nuova comunicazione in modo da permettere ai soccorritori di lavorare per domare le fiamme.
INCENDIO IN SALA ARRIVI, CHIUSO AEROPORTO. Il segretario del governo per i Trasporti e le infrastrutture, Michael Kamau, riferisce che le fiamme sono scoppiate intorno alle 5 di mattina nella sala arrivi e precisamente nella zona dei controlli per l’immigrazione. Non ci sono feriti e tutti i voli in arrivo sono stati deviati verso la città costiera di Mombasa. Una fitta colonna di fumo nero si è sollevata dalla struttura ed è visibile da gran parte della città. I passeggeri si sono raccolti sui marciapiedi vicino allo scalo con i bagagli in mano. I giornalisti di Associated Press sul posto riferiscono che il rogo ha distrutto la sala arrivi, dove i viaggiatori passano attraverso i controlli in ingresso nel Paese e ritirano i bagagli. L’aeroporto di Nairobi è lo scalo più frequentato dell’Africa orientale e la sua chiusura avrà sicuramente conseguenze per i voli in tutta la regione.
NESSUN INDIZIO DI TERRORISMO. Non c’è al momento alcun indizio che il terrorismo possa avere giocato un ruolo nell’incendio. Tuttavia il capo della polizia antiterrorismo, Boniface Mwaniki, ha detto ad Associated Press che intende aspettare che le fiamme vengano spente per fare dei controlli sul posto prima di potere dare valutazioni.
DIFFICOLTA’ NEI SOCCORSI. Alcuni passeggeri segnalano che la risposta all’emergenza non è stata tempestiva. Un cittadino britannico, Martyn Collbeck, dice di essere sorpreso dal fatto che l’aeroporto non sia stato chiuso prima in modo da permettere l’intervento delle squadre di emergenza. “Quando sono arrivato c’erano uno o due camion dei pompieri parcheggiati fuori dalla sala arrivi, le fiamme si sono estese molto velocemente”, racconta. “Ci sono state due esplosioni”, prosegue, aggiungendo che si sarebbe “aspettato più mezzi dei vigili del fuoco per rispondere più rapidamente”. Anche un altro viaggiatore, Barry Fisher, che stamattina doveva partire per l’Etiopia, racconta di difficoltà nei soccorsi. “Non c’era nessuno che fermasse il traffico in direzione dell’aeroporto e diversi camion dei vigili del fuoco e ambulanze hanno dovuto farsi strada a fatica sulla corsia muovendosi a zig-zag tra due file di macchine”. Come in molti Paesi dell’Africa dell’est, i servizi pubblici come polizia e vigili del fuoco devono spesso fare i conti con bilanci ristretti o equipaggiamenti obsoleti.