Islamabad (Pakistan), 30 lug. (LaPresse/AP) – Mamnoon Hussain, candidato del partito di maggioranza Lega musulmana del Pakistan-Nawaz (Pml-N), è stato eletto presidente del Pakistan. Lo ha fatto sapere il capo della commissione elettorale Fakhruddin Ibrahim, spiegando che Hussein ha ottenuto 432 voti, mentre il secondo candidato, Wajihuddin Ahmed, ne ha raccolti 77. Ahmed, giudice in pensione, era stato nominato dal partito Pakistan Tehreek-e-Insaf, fondato dall’ex giocatore di cricket Imran Khan.

In Pakistan, l’incarico di presidente è per lo più cerimoniale e la figura più potente a livello politico resta il primo ministro Nawaz Sharif. Il capo di Stato viene eletto da membri del Senato, dell’Assemblea nazionale e delle assemblee delle quattro province. La vittoria di Hussain era attesa, perché il Pml-N ha la maggioranza nell’Assemblea nazionale e nel Parlamento della più grande provincia pakistana, il Punjab.

Il nuovo presidente è nato in una famiglia di imprenditori industriali nel 1940 nella città indiana di Agra. Dopo la creazione del Pakistan nel 1947 la sua famiglia si trasferì a Karachi, dove avviò un’azienda tessile. Nel 1999 Hussain ricoprì per un breve periodo l’incarico di governatore della provincia meridionale di Sindh, e ora sostituirà l’attuale presidente, Asif Ali Zardari, il cui mandato di cinque anni termina l’8 settembre.

Il voto è stato segnato da polemiche dopo che la Corte suprema ha accettato la richiesta del Pml-N di anticiparlo dal 6 agosto a oggi, perché molti deputati vogliono compiere un pellegrinaggio alla Mecca verso la fine del mese di Ramadan, che termina l’8 agosto.

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