Snowden presto uscirà da aeroporto Mosca. Avvocato: Mancano ancora documenti

Snowden presto uscirà da aeroporto Mosca. Avvocato: Mancano ancora documenti

Mosca (Russia), 24 lug. (LaPresse/AP) – A un mese dall’arrivo a Mosca, Edward Snowden potrebbe finalmente diventare cittadino libero in Russia e lasciare la zona transito dello scalo di Sheremetyevo, dove è bloccato dal 23 giugno. Secondo quanto riferisce infatti l’agenzia di stampa Ria Novosti, citando un funzionario, infatti, le autorità russe hanno accettato la sua richiesta di asilo provvisorio. Tuttavia, spiega l’avvocato Anatoly Kucherena, mancano ancora i documenti definitivi per lasciare l’area di transito aeroportuale. Un ritardo dovuto probabilmente alla singolarità della situazione.

LIBRI DI AUTORI RUSSI IN AEROPORTO. Intanto però, la talpa della National Security Agency, che ha rivelato i programmi segreti di controllo delle comunicazioni portati avanti dal governo Usa, è stata raggiunta in aeroporto dal legale che gli ha portato libri Dostoevskij e Checov, anche per consentirgli una migliore conoscenza della realtà e la storia russa. Proprio la Russia potrebbe infatti essere la destinazione finale del 30enne che in futuro, fa sapere Kucherena, potrebbe anche chiedere la cittadinanza.

USA: VOGLIAMO CHIARIMENTI. Alla notizia di nuovi sviluppi hanno subito risposto gli Usa che, attraverso il portavoce della Casa Bianca Jay Carney, fanno sapere che stanno cercando di “ottenere chiarimenti” sullo status di Snowden dalla Russia. L’amministrazione Obama ha comunicato a Mosca il desiderio di vedere l’uomo estradato in patria, in modo che possa affrontare le accuse di spionaggio che sono state avanzate nei suoi confronti. Nessun commento però sulla possibilità che gli sviluppi della vicenda possano in qualche modo modificare il programmato viaggio in Russia del presidente Barack Obama a settembre.

LO SCANDALO NSA. L’intricata vicenda era iniziata a giugno quando Snowden, ex consulente della Cia e dell’Nsa, consegnò documenti sui programmi segreti dei servizi Usa ai quotidiani Guardian e Washington Post. Lo scandalo ha rivelato, oltre al programma di controllo su utenti del web e il coinvolgimento dei giganti della Silicon Valley, anche episodi di spionaggio su funzionari di Unione europea, Paesi sudamericani e altri alleati di Washington. Il dipartimento di Giustizia americano ha aperto un fascicolo sull’uomo, chiedendone l’estradizione e accusandolo di spionaggio. Il giovane era però già fuggito a Hong Kong da dove, il 23 giugno, è volato a Mosca, aiutato da WikiLeaks, l’associazione fondata da Julian Assange.
L’ASILO POLITICO. Dopo aver chiesto asilo politico all’Ecuador e aver ricevuto proposte di accoglienza da parte di Venezuela, Nicaragua e Bolivia, Snowden ha ripiegato sulla Russia, vista la difficoltà a raggiungere l’America latina senza rischiare la cattura in un Paese terzo. E così, dopo aver incontrato il 12 luglio rappresentanti di associazioni per i diritti umani in aeroporto, ha ufficializzato la richiesta a Mosca. Probabilmente la sua futura patria.
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