Dubai, graziata la norvegese condannata al carcere perché stuprata

Dubai (Emirati Arabi Uniti), 22 lug. (LaPresse/AP) – La donna norvegese condannata al carcere a Dubai per sesso fuori dal matrimonio dopo aver denunciato uno stupro è stata graziata e può lasciare il Paese. Lo ha annunciato lei stessa, Marte Deborah Dalelv, spiegando che il passaporto le è stato riconsegnato ieri dalla procura e che la sua condanna a 16 mesi di detenzione è stata revocata. La donna ha denunciato di essere stata violentata da un collega a marzo e per questo è stata incriminata per aver avuto rapporti sessuali fuori dal matrimonio. Il caso, che ha avuto eco mondiale, ha evidenziato ancora una volta la contraddizione tra lo stile di vita simile a quello occidentale di Dubai e la legge basata sulle regole islamiche che vi vige.

“Sono molto, molto felice”, ha detto Dalelv ad Associated Press. “Ho riavuto il mio passaporto e sono stata graziata”, ha raccontato la donna, che lavora in un’azienda di design e si trovava a Dubai per un incontro di lavoro quando ha denunciato lo stupro. Dalla Norvegia, il ministro degli Esteri Espen Barth Eide ha commentato su Twitter: “Marte è libera! Grazie a tutti quelli che hanno firmato per aiutare”. Il ministro ha spiegato all’agenzia Ntb che la pressione internazionale ha influito sugli sviluppi del caso della designer, la cui prossima udienza è fissata a settembre.

“Quella degli Emirati Arabi e di Dubai è una società in rapido cambiamento. Questa decisione non riguarda solo Marte Dalelv, che può tornare a casa se lo vuole, ma serve come una sveglia per la situazione legale in molti altri Paese”, ha detto. Anche il premier Jens Stoltenberg ha scritto sul social network: “Felice che Marte sia stata graziata e sia di nuovo una donna libera”. Lei dice di voler tornare presto in Norvegia, ma di “dover prima ringraziare alcune persone molto speciali”, tra cui i gruppi per i diritti locali che l’hanno sostenuta.